Una testa di marmo è riaffiorata a Roma: l'annuncio del Sindaco
Durante i lavori in corso in Piazza Augusto Imperatore è emersa una splendida testa in marmo che potrebbe rappresentare la Dea Afrodite: la scoperta
Roma non smette di restituire le preziose testimonianze del suo passato: durante dei lavori in corso a Piazza Augusto Imperatore è stata scoperta una splendida testa in marmo, perfettamente integra, che potrebbe rappresentare la divinità Afrodite.
A dare l’annuncio dell’importante scoperta è stato il Sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, che in un post su Facebook ha comunicato che archeologi e restauratori sono già al lavoro sul prezioso reperto appena affiorato.
Roma, scoperta testa in marmo: l’annuncio di Gualtieri
Durante i lavori per la riqualificazione del Mausoleo di Augusto e di Piazza Augusto Imperatore, a pochi passi dal Museo dell’Ara Pacis, è stata ritrovata una splendida testa di elegante fattura, scolpita in marmo greco e probabilmente risalente all’età augustea.
L’annuncio della scoperta è arrivato dal Sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, che sui social ha così commentato la notizia: “Roma continua a restituire preziose testimonianze del suo passato”.
“Una splendida testa in marmo, integra, è stata appena ritrovata durante i lavori in corso a Piazza Augusto Imperatore curati dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali”, ha scritto il Sindaco, aggiungendo che archeologi e restauratori sono già impegnati “nella pulitura e nello studio del reperto”.
L’importante scoperta è avvenuta nella stessa zona in cui nell’estate del 2021 venne alla luce un rarissimo cippo imperiale riconducibile alla delimitazione del “pomerium”, cioè dei confini cittadini inviolabili segnati nel 49 d.C. dall’Imperatore Claudio.
La nuova scoperta si inserisce in un contesto capace di rivelare ancora molto della storia antica dell’Urbe: “Grazie al lavoro attento degli archeologi e delle archeologhe della Sovrintendenza”, scrive in una nota il Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce, “siamo in grado di approfondire la conoscenza di un quadrante della città che stupisce per la ricchezza della sua storia millenaria”.
Il Sovrintendente: potrebbe trattarsi della testa di Afrodite
“La testa è al momento affidata ai restauratori per la pulizia, e agli archeologi per una corretta identificazione e una prima proposta di datazione, che appare ancorata all’epoca augustea,” spiega il Sovrintendente.
Il reperto marmoreo, prosegue la nota, “appartiene probabilmente a una statua di divinità femminile, forse Afrodite, di dimensioni naturali”. Viene sottolineata anche la pregevole fattura della testa affiorata a pochi passi dal Mausoleo di Augusto, che “mostra una raffinata acconciatura di capelli raccolti sul retro grazie ad una ‘tenia’, un nastro annodato sulla sommità del capo”.
Il reperto era stato usato come materiale da costruzione, secondo quella che il Sovrintendente Capitolino definisce una pratica “molto comune in epoca tardo medievale”: trovata nella fondazione di un muro tardo antico, “la testa giaceva con il viso rivolto verso il basso, protetto da un banco d’argilla sul quale poggia la fondazione del muro”.
L’usanza di usare opere scultoree antiche per costruire nuove strutture, sottolinea il Sovrintendente, “ha consentito, come in questo caso, la fortunata preservazione di importanti opere d’arte”.
La scoperta arriva a pochi giorni di distanza da un altro importante rinvenimento che potrebbe gettare nuova luce sui misteri della Roma Imperiale: sul fondo del Lago di Nemi, alla fine di giugno, è stata trovata un’altra testa in marmo, che si pensa possa appartenere al leggendario tesoro perduto delle navi di Caligola.
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