Cantiere al Teatro di Taormina, turisti inferociti: il caso
Il Teatro di Taormina è stato trasformato in un cantiere per un evento e l'assenza di avvisi ha screato disagi e scatenato proteste tra turisti e guide
Il Teatro Antico di Taormina, tra i monumenti più visitati della Sicilia, è finito al centro di un acceso dibattito: numerosi visitatori hanno segnalato la presenza di un cantiere aperto all’interno del sito archeologico, in concomitanza con i lavori per l’allestimento di un evento promosso dalla Fondazione Bulgari. La situazione ha provocato malumori, soprattutto per la mancanza di informazioni preventive rivolte al pubblico.
Perché il Teatro di Taormina è finito al centro di una polemica
A dare visibilità alla questione è stato un post pubblicato su Facebook da una guida turistica, accompagnato da una fotografia del Teatro di Taormina. Come riportato da ‘Messina Today’, l’autrice del post ha scritto: “Ecco come si presenta il teatro. Paghiamo 14 euro per vederlo così, ma la cosa che mi disturba è che nessuno dice niente, nessuno si lamenta, si subisce e basta. Come possono dare le autorizzazioni per trasformare il teatro in questo modo? Forse dimenticano che è un monumento. Dove sono le istituzioni?”.
Il messaggio è stato ampiamente condiviso, e ha attirato l’attenzione di cittadini, operatori del settore turistico e istituzioni locali: la comunicazione ufficiale sulla temporanea condizione del sito sarebbe mancata. I visitatori, molti dei quali in possesso di biglietti acquistati con largo anticipo tramite tour operator, si sarebbero ritrovati senza preavviso all’interno di un’area parzialmente occupata da impalcature e attrezzature tecniche.
La struttura, considerata tra le più importanti testimonianze archeologiche della regione, è la seconda per rilevanza in Sicilia dopo il teatro di Siracusa. La presenza di un cantiere in un periodo di alta affluenza ha sollevato interrogativi sulla gestione e sulla tutela del sito.
Cos’ha detto il sindaco sul caso Teatro di Taormina
A seguito delle polemiche, il sindaco di Taormina Cateno De Luca ha pubblicato una nota sulla propria pagina social in cui ha espresso rammarico per l’accaduto. De Luca ha affermato: “Mi dispiace apprendere che alcuni visitatori del Teatro Antico di Taormina si sono lamentati per i lavori di allestimento dell’evento Bulgari in programma per domani sera”.
Il primo cittadino ha chiarito: “L’evento era stato inizialmente patrocinato dal comune di Taormina, ma il Parco Archeologico Naxos Taormina senza alcuna spiegazione ha deciso di inserirlo nella propria programmazione con il suo diretto patrocinio. Non ci sono dubbi che i vertici gestionali del Parco Archeologico avrebbero dovuto informare i tour operator delle attività e dei lavori preparatori di un evento a carattere mondiale che siamo orgogliosi di ospitare nella nostra meravigliosa Taormina.”
Ha poi aggiunto: “Chiedo scusa a nome dell’amministrazione comunale per l’inconveniente che si è registrato con l’augurio che i vertici gestionali del Parco Archeologico applichino in futuro gli elementari principi di buona amministrazione evitando il ripetersi di queste incresciose vicende che mettono a repentaglio la reputazione del comune di Taormina e della Regione Siciliana”
Alle dichiarazioni del sindaco è seguita una riflessione più ampia sulla gestione del Parco.
De Luca ha espresso un giudizio molto critico nei confronti dell’attuale direttore, Orazio Micali, riportato da MessinaToday: “Dopo aver collaborato con Gabriella Tigano, direttore del parco Archeologico Naxos Taormina fino ad ottobre scorso, ed apprezzato la sua grande capacità organizzativa e gestionale oltre all’amore ed all’umiltà impressa nella sua funzione pubblica ritengo che l’attuale direttore del Parco sia del tutto inadeguato al ruolo.
Quindi ha sottolineato: “Fin dal suo arrivo, infatti, da parte dell’attuale direttore è venuto meno quel fondamentale spirito di collaborazione istituzionale che aveva contraddistinto i rapporti con il Comune di Taormina e con la Commissione di Anfiteatro Sicilia, organismo che coinvolge anche i rappresentanti degli Assessorati regionali al Turismo e ai Beni Culturali. Con atteggiamenti divisivi e poco inclini al dialogo, ha avvelenato i rapporti preesistenti, compromettendo il clima di fiducia e collaborazione costruito nel tempo tra le istituzioni”.
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