"È fragile": allarme sul teatro greco di Siracusa
Teatro greco di Siracusa, scatta l'allarme: secondo le associazioni ambientaliste l'antico sito archeologico "è fragile" e ospita troppi concerti
Scatta l’allarme per il teatro greco di Siracusa: il bene Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO sarebbe a rischio per via dei tanti spettacoli che ospita.
Per salvaguardare il teatro greco di Siracusa, undici associazioni culturali e ambientaliste hanno scritto all’UNESCO e all’Ufficio Beni Culturali del Ministero della Cultura, lanciando l’allarme sul suo stato di conservazione.
Allarme al teatro greco di Siracusa: la lettera delle associazioni
Nella lettera si legge che l’antico teatro è a rischio per “l’uso eccessivo del monumento come sostenitore teatrale, incompatibile per durata e modalità con l’attuale stato di conservazione”. Si tratta di un chiaro riferimento alla recente stagione dei concerti pop e rock andati in scena nella cavea: gli spettacoli avrebbero sottoposto a un forte stress un sito già molto fragile.
“Tra decibel, spettatori di tipologia ben diversa da quella degli abituali estimatori delle tragedie classiche e la copertura protratta nel tempo i danni alla fragile struttura ossea del monumento rischiano di essere enormi” si legge nella missiva delle associazioni. Durante l’estate altri spettacoli avevano scatenato delle polemiche: i concerti ospitati dal Circo Massimo a Roma.
Preoccupa lo stato di conservazione del monumento che per secoli ha ospitato mulini ad acqua con conseguente continuo ruscellamento di acqua su tutta la cavea. Le escursioni termiche, l’erosione eolica e la vegetazione generano “una situazione di intrinseca fragilità che si rivela nella percepibile accelerazione del degrado naturale”.
La fragilità intrinseca della cavea, unita ai tanti spettacoli organizzati durante il periodo estivo, mettono a repentaglio il futuro del prezioso sito archeologico: “Da poche rappresentazioni si è passati a rappresentazioni giornaliere – hanno scritto le associazioni – da pochi elementi leggeri e facilmente manovrabili si è passati a installazioni sempre più impegnative e pesanti, che per di più vengono montate e smontate praticamente ogni giorno per la durata di due mesi, dal momento che le diverse opere rappresentate si alternano giornalmente, con effetti di pesante e continuo attrito”.
Per tutti questi motivi le associazioni chiedono “nell’ambito della funzione di controllo che può e deve esercitare sullo stato dei beni oggetto di Dichiarazione UNESCO, di voler intervenire per valutare la congruità dell’attuale uso del Teatro con le esigenze della tutela, per come prescritto dalla normativa nazionale vigente e ribadito dalla stessa Carta di Siracusa per la conservazione, fruizione e gestione delle architetture teatrali antiche”.
Prima della lettera delle associazioni, la Consulta di Filologia Classica aveva promosso una lettera di denuncia per la salvaguardia dell’antico teatro, con un appello di richiamo alla sua tutela indirizzato al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e ad altri enti di governo.
La storia del teatro greco di Siracusa
Situato all’interno del Parco archeologico della Neapolis, sulle pendici sul lato sud del colle Temenite, il teatro greco di Siracusa risale al V secolo avanti Cristo e rappresenta il più antico teatro di tutto l’Occidente.
Nel corso dei secoli ha subito diversi interventi: i più significativi risalgono al III secolo avanti Cristo e poi in epoca romana, quando la cavea venne modificata in forma semicircolare, tipica dei teatri romani, anziché a ferro di cavallo, come era in uso per i teatri greci. A quel tempo vennero anche realizzati i corridoi che consentivano l’accesso all’edificio scenico.
La capienza del teatro greco di Siracusa, inserito nell’elenco dei siti italiani Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, è di circa 15.000 spettatori. In epoca moderna ospita rappresentazioni classiche di tragedie e commedie greche e anche concerti musicali.
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