La star di TikTok Rita De Crescenzo e il "caso Roccaraso"
Cosa è successo a Roccaraso, la famosa località sciistica dell'Abruzzo "invasa" dai turisti e cosa c'entra la star ti TikTok Rita De Crescenzo
Nella giornata di domenica 26 gennaio 2025 Roccaraso è stata raggiunta da centinaia di autobus di turisti, molti dei quali provenienti da Napoli e dintorni: le immagini hanno fatto il giro dei social facendo emergere il problema legato all’overtourism nella località abruzzese.
Rita De Crescendo e il “caso Roccaraso”
Sui social in molti hanno attaccato Rita De Crescenzo, tiktoker da 1,7 milioni di follower che con i video di Roccaraso pubblicati sul suo profilo ha in qualche modo contribuito a quella sorta di “invasione” di turisti partenopei nella località abruzzese.
La De Crescenzo ha parlato della questione ai microfoni di ‘Repubblica’, rispondendo così alle critiche: “Mi attaccano perché sui social sono la più forte. Dei viaggi a prezzi stracciati delle agenzie non so niente. Ma la gente mi segue, mostro tutto quello che faccio anche a casa mia. Una mela? E la vanno a comprare. Che vuole fare: sono un prodotto buono”.
La titoker ha raccontato di essere ormai habitué di Roccaraso, una delle località sciistiche più famose d’Abruzzo: “Vado da anni a Roccaraso, ho fatto dei video ma tutto è quello che è successo non è colpa mia. Io faccio vedere le cose belle, se poi la gente si comporta male non posso pagarne io le conseguenze”.
E ancora: “Se ho visto gente comportarsi male a Roccaraso? Sì, sicuramente, buttare carte e immondizia sulla neve. Hanno fatto falò, acceso il fuoco. Non ci si comporta così. Ho fatto vedere Roccaraso come località dove si può andare a sciare, possono andarci i bambini. Si fraintende purtroppo, perché io non ho detto di comportarsi male. Poi ci finisco io sulla bocca di tutti perché sono la più forte sui social”.
Le decisioni del Prefetto
Come riferito da ‘Ansa’, la Prefettura dell’Aquila ha deciso di muoversi per limitare l’arrivo di troppi bus di turisti nel comprensorio sciistico abruzzese e in modo particolare a Roccaraso: durante un vertice è stato deciso che potranno accedere al massimo 100 bus, con un’azione di filtro che avverrà sulla statale 17 all’altezza di Roccaraso.
Il prefetto Giancarlo Di Vincenzo ha riunito sindaci e forze dell’ordine al fine di potenziare i controlli e i posti di blocco, azioni necessarie per combattere l’overtourism ed evitare che si ripeta quanto accaduto durante la giornata di domenica 26 gennaio, quando centinaia di bus pieni hanno paralizzato il traffico di accesso al comprensorio dell’Alto Sangro.
Angelo Caruso, presidente della Provincia dell’Aquila, in merito alla decisione di limitare l’arrivo dei bus ha dichiarato: “La soluzione degli accessi a targhe alterne era complicata da gestire – si legge su ‘Ansa’ – ora andiamo avanti su questa direzione, misurando gli effetti”.
I vari comuni della zona hanno adottato misure per contenere l’elevato afflusso di turisti, come Rivisondoli, dove è stata emanata un’ordinanza autonoma che chiude il paese ai bus. A tal proposito il sindaco Giancarlo Iarussi ha dichiarato che “servono misure drastiche”.
Erich Grimaldi, il presidente di Ucdl (Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà) ha proposto di istituire “la prenotazione obbligatoria per i bus turistici per evitare il rischio di sovraffollamento anche con il limite dei 100 mezzi, introduzione della tassa d’ingresso, sanzioni contro il degrado e videosorveglianza”.
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