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Il sindaco di Candela paga 2.000 euro a chi vuole trasferirsi nel suo comune

Sgravi sulle tasse e pagamento ai cittadini che decidono di trasferirsi a Candela, così il sindaco Gatta lotta contro lo spopolamento

Il sindaco di Candela paga 2.000 euro a chi vuole trasferirsi nel suo comune

Il Comune di Candela, in provincia di Foggia, è in preda allo spopolamento e pur di sventare il totale abbandono, il primo cittadino ha deciso di proporre un incentivo che può arrivare fino ai 2.000 euro. Destinatari? Le persone che hanno intenzione di trasferirsi nel caratteristico ma sempre più spopolato paesino situato nel cuore della Puglia.

Già nel 2016 venne pubblicato un bando simile che ha convinto a trasferirsi nel centro del Subappennino Dauno 38 nuove anime. 38 cittadini che hanno spostato la residenza nel comune di Candela. Nonostante ciò il saldo è rimasto negativo: 17 i nuovi nati, 40 i morti, ma buone speranze sono concentrate nei 12 nuovi matrimoni celebrati nel paesino. Se dovessero dare gli sperati frutti potrebbero finalmente portare in positivo il saldo demografico del paese. C’è poi il fattore migranti: mentre altri comuni lottano e alzano barricate per non ospitarli, il paesino che rischia lo spopolamento li accoglie a braccia aperte. Sono almeno 253 gli stranieri che negli ultimi mesi hanno rimpolpato le fila dei residenti di Candela, dando nuova linfa a un paese sempre più vicino al baratro del completo spopolamento.

Il sindaco di Candela paga 2.000 euro a chi vuole trasferirsi nel suo comune

Ma quali sono i requisiti per poter essere accettati dal sindaco Nicola Gatta come nuovi cittadini di Candela? Innanzitutto è necessario dimostrare di aver mantenuto la residenza dal primo gennaio scorso fino a fine anno, serve poi un regolare contratto di locazione e un reddito che sia superiore ai 7.500 euro e la dimostrazione di provenire da un paese che non abbia una popolazione inferiore ai 2.000 abitanti, in modo da salvaguardare gli altri piccoli centri urbani italiani anch’essi vittima dello spopolamento.

Chi soddisfa tali requisiti può richiedere il bonus che parte da 800 euro per i nuclei monofamiliari, fino ad arrivare ai 2.000 euro per le famiglie composta da 4 o più persone. In fase di studio, semmai il denaro contante non fosse particolarmente allettante per convincere le persone a trasferirsi nel paesino in provincia di Foggia, anche la possibilità di sgravi sulla bolletta dell’energia elettrica, sconti per l’iscrizione dei bambini all’asilo, e agevolazioni su tasse sui rifiuti e mensa scolastica.

Tutto pur di ripopolare un paese che altrimenti rischia di diventare l’ennesimo borgo fantasma nel panorama meridionale che purtroppo sempre più spesso perde tasselli di vivacità demografica, difficilmente recuperabili.