Borgo di Consonno: da Las Vegas brianzola a sede dei Mondiali di Nascondino
Consonno, la Disneyland della Lombardia oggi paese fantasma, sarà la sede del campionato mondiale che sogna le Olimpiadi di Nascondino
Da tranquillo borgo medievale a cattedrale nel deserto del gioco d’azzardo, fino a diventare sede ufficiale dei Campionati del Mondo di Nascondino. Il villaggio di Consonno, frazione del Comune di Olginate, in provincia di Lecco, è ormai ridotto a paese fantasma, un agglomerato di cemento decadente che stride con l’incantevole distesa di castagni che l’attornia e la bella vista sul lagoche mozza il fiato. Un posto perfetto per le 80 squadre che agli inizi di settembre si contenderanno la “Foglia di Fico d’Oro”, il titolo che premierà la squadra trionfante nel Nascondino World Championship.
80 squadre da 5 componenti, un totale di 400 atleti che daranno sfoggio di velocità, strategia e mimetizzazione durante ognuna delle manche in cui gareggeranno 20 giocatori, uno per squadra, impegnati a nascondersi al meglio delle proprie possibilità. Un cercatore, attento a ogni rumore o singolo movimento, dovrà individuarli entro 5 minuti. Un gioco entusiasmante, conosciuto fin dall’infanzia da milioni di persone che viene celebrato anche quest’anno nel borgo che ancora porta testimonianza di una vivacità mai dimenticata.
Negli anni ’60 il conte Mario Bagno riconobbe nel borgo di Consonno, a pochi chilometri da una Milano in pieno boom economico, il luogo ideale per creare un punto di riferimento dello svago per la borghesia lombarda. Aveva un progetto chiaro in mente e non perse tempo a realizzarlo: via gli ultimi contadini, giù le stalle e le cascine per far posto alla Disneyland lombarda.
Il borgo agricolo in pochi mesi si tramutò in una Las Vegas dall’accento brianzolo. Vennero costruiti un minareto, una pagoda cinese, una sfinge egizia, balere, un albergo e persino un casinò. A migliaia fecero la fila per farsi travolgere dalle luci e i divertimenti del nuovo paese dei balocchi. Anche personaggi molto noti come Pippo Baudo, Mina e Milva vennero fotografati nella nuova capitale del divertimento. Ma le ambizioni del conte viaggiarono troppo veloci, sfidando anche le leggi della natura. C’era una collina che impediva la vista del monte Resegone e il visionario proprietario del parco decise di raderla al suolo minandone i pendii. La collina ne risentì e dopo l’alluvione del 1966 cominciarono i cedimenti che portarono poi dieci anni dopo a una frana che isolò la zona. Fu la morte del parco e la fine di un sogno.
Oggi Consonno è un paese fantasma che vive nel ricordo dei fasti di un tempo. Il silenzio regna sovrano tra i resti degli edifici bizzarri divorati anno dopo anno dall’abbandono. L’8, il 9 e il 10 settembre il villaggio si rianimerà con concerti ed eventi che allieteranno i preparativi per il Campionato del Mondo di Nascondino, una disciplina che sta riscuotendo sempre maggiore successo e che potrebbe persino divenire disciplina olimpica, già a partire dalle prossime olimpiadi di Tokyo.
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