Siccità in Sicilia: addio al lago di Pergusa
Il lago di Pergusa, l'unico invaso naturale della Sicilia, si è ormai ridotto ad una pozzanghera: è una delle drammatiche conseguenze della siccità
L’estate è appena iniziata, ma il clima torrido che ha colpito la Sicilia ormai alcune settimane fa sta già procurando notevoli danni. A causa della siccità che imperversa da tempo sull’isola, il lago di Pergusa – l’unico naturale di tutta la regione – è quasi scomparso. Resta soltanto una pozzanghera scura e puzzolente, segnale non solo del cambiamento climatico, ma anche dell’inquinamento che da anni Legambiente tenta di denunciare.
Il lago di Pergusa, scomparso per la siccità
La Sicilia non è certo una regione particolarmente ricca dal punto di vista idrico, ma fino a poche ore fa vantava almeno un invaso naturale: stiamo parlando del lago di Pergusa, un piccolo bacino situato nelle vicinanze della città di Enna, dove era conosciuto sin dall’antichità. Secondo la leggenda, qui avvenne il famoso ratto di Proserpina, senza contare che vi trovano sfondo numerose altre narrazioni mitologiche. Inoltre, il lago ha sempre avuto grande importanza dal punto di vista faunistico, essendo luogo di migrazione di molti uccelli.
Proprio per il suo valore paesaggistico, culturale e naturalistico, attorno al lago di Pergusa è stata istituita una riserva naturale speciale. Ma tutto ciò non è stato sufficiente ad evitare il disastro: la siccità degli ultimi mesi e il problema dell’inquinamento hanno provocato quello che da tempo gli esperti temevano. Il 26 giugno 2024, il lago di Pergusa è stato dichiarato ufficialmente scomparso. Resta soltanto una piccola pozzanghera fangosa e maleodorante, ma il fondale ha ormai subito la sua totale desertificazione.
In effetti, ormai da tempo la Sicilia è in crisi idrica: la scarsità di piogge ha messo in ginocchio interi paesi, costringendo al razionamento dell’acqua e ad altre drastiche misure di controllo. La situazione non è certo migliorata con l’arrivo dell’estate, che ha causato un nuovo aumento delle temperature – e probabilmente siamo solo all’inizio. Ma non è solo la siccità ad aver provocato la scomparsa del lago di Pergusa. Legambiente, infatti, da tempo aveva lanciato l’allarme per colpa dell’inquinamento.
Il problema dell’inquinamento
“In queste ore, dopo mesi di agonia e dopo un’incredibile settimana di irrespirabili miasmi, il lago di Pergusa è quasi completamente scomparso, al suo posto rimane una chiazza nerastra di fango umido che si sta essiccando al caldissimo sole di questa estate appena iniziata” – si legge in una nota diramata da Legambiente Sicilia. Gli ambientalisti si battono da anni per una maggior tutela di quella che era una preziosa riserva naturale, la quale è stata invece lasciata in stato di totale incuria.
E così, alla siccità dovuta ai cambiamenti climatici, si sono sommati la noncuranza di un’area verde di grande importanza e l’inquinamento che ha provocato il disastro. Da tempo, in effetti, le condizioni chimico-fisiche generali del lago non venivano più monitorate. “Lo avevamo predetto, entro luglio il lago di Pergusa sarebbe scomparso. È accaduto prima, con il solstizio d’estate” – ha dichiarato amaramente Giuseppe Maria Amato, referente Gestione risorse idriche di Legambiente Sicilia.
Ora è tempo di fare qualcosa, nella speranza che il bacino d’acqua possa essere ancora salvato. Secondo quanto affermato da Fabio Venezia, firmatario dell’ordine del giorno dell’ultima Assemblea regionale, bisogna programmare azioni per la pulizia e il mantenimento in efficienza dei canali di adduzione delle acque pluviali del lago, la separazione del sistema fognario e di raccolta delle acque di dilavamento superficiale del villaggio e la creazione di sistemi di decantazione nei due maggiori canaloni per evitare l’accumulo di detriti solidi nelle parti sub-orizzontali in galleria.
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