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Scoperta all'Arena di Verona: spunta tomba di famiglia del XII secolo

Gli scavi condotti presso l'Arena di Verona hanno fatto emergere dall’arcovolo dieci dell’anello interno tre scheletri risalenti al XII secolo

Arena di Verona

Una scoperta davvero eccezionale quella che è avvenuta nei giorni scorsi presso l’Arena di Verona: gli scavi in corso hanno fatto emergere i resti di una tomba di famiglia risalente al XII secolo.

Ritrovata una tomba di famiglia all’Arena di Verona

Durante i lavori condotti dalla Soprintendenza Archeologia, Paesaggio e Belle Arti di Verona, Vicenza e Rovigo presso l’Arena di Verona sono stati trovati i resti di tre scheletri risalenti al XII secolo. Il rinvenimento è stato annunciato dal soprintendente Vincenzo Tinè insieme all’archeologa Brunella Bruno, che dirige lo scavo, e al sindaco del comune veneto Federico Sboarina.

La scoperta è avvenuta nell’arcovolo dieci dell’anello interno dell’anfiteatro scaligero dove in una grande fossa sono stati rinvenuti tre individui: un maschio adulto, una giovane donna e un giovane ragazzo. Non è il primo ritrovamento che avviene in questo sito.

Nello scorso dicembre, infatti, nell’arcovolo trentuno dell’anello interno era già stato ritrovato un altro scheletro femminile, che è ancora oggetto di studi e analisi. Questo primo rinvenimento aveva spinto la Sopraintendenza a continuare gli scavi per scoprire se anche altri arcovoli interni fossero utilizzati per uso funerario. Ed è così che gli archeologi sono giunti al ritrovamento di questa tomba di famiglia. In molti pensavano che l’Arena di Verona nel corso dei secoli fosse già stata depredata e spogliata, in realtà sembra che questo sito celi ancora molti reperti.

Collocazione storica dei ritrovamenti

Quello che gli esperti hanno potuto rinvenire nell’arcovolo dieci è qualcosa di veramente straordinario. Il posizionamento dei corpi, infatti, fa pensare che questo spazio fosse stato adibito, tramite un’attenta pianificazione, alla sepoltura di defunti. Quello che, però, ha sorpreso è che lo scheletro del maschio aveva con sé degli oggetti che hanno così permesso di datare i corpi.

In particolare la fibbia di una cintura sembra risalire al periodo bassomedievale, mentre dei denari d’argento contenuti in un sacchetto pare fossero usati nel XII secolo. Da un’analisi condotta dalla numismatica Antonella Arzone del comune scaligero si è potuto appurare che queste monete venivano coniate dalla zecca di Verona nel XII secolo ed erano molto diffuse non solo in Veneto ma anche in Tirolo, in Francia e in Spagna.

Queste straordinarie scoperte rendono sempre più realistica l’idea che sarà presto necessario creare un percorso museale per raccontare la complessa stratificazione dell’Arena di Verona.