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Roma, Trinità dei Monti danneggiata: quanto costa ripararla

Sono stati quantificati i danni alla Scalinata di Trinità dei Monti dopo gli incidenti con Maserati e monopattino: il "conto" della Sovrintendenza

Quanto costa riparare le scale di Trinità dei Monti

Prima la Maserati che sbaglia manovra a distrugge un gradino, poi il monopattino lanciato per divertimento che lascia una lesione di diversi centimetri nel travertino: la monumentale scala di Trinità dei Monti è stata pesantemente danneggiata negli ultimi mesi, ed è appena arrivato il “conto”.

Secondo la valutazione dei tecnici della Sovrintendenza Capitolina saranno necessarie decine di migliaia di euro per ripristinare la scalinata patrimonio dell’UNESCO che affaccia sulla Piazza di Spagna, e ciò a soli sei anni di distanza dall’ultimo restauro.

La Maserati e il monopattino

Il primo incidente risale alla notte del 12 maggio 2022: un imprenditore saudita di 37 anni, sbagliando manovra con una Maserati presa a noleggio a Milano, e scendendo tutta la scalinata a bordo del SUV, ha rotto un gradino in almeno tre parti.

L’imprenditore è stato presto identificato, e si è subito assunto le proprie responsabilità offrendosi di pagare per i danni provocati. Ciò non gli ha risparmiato la denuncia per danneggiamento di un bene monumentale.

Non passa neanche un mese, e la notte del 2 giugno avviene il secondo increscioso incidente, stavolta ad opera di due giovani turisti americani, intenti a scendere i gradini verso Piazza di Spagna armati di monopattino.

Durante la discesa, come mostrano le immagini diffuse dalla Polizia di Roma Capitale, la ragazza ha lanciato il monopattino lungo la scalinata monumentale, provocando danni a diversi gradini di Trinità dei Monti, nel cuore degli itinerari storico-artistici che si intrecciano lungo le strade di Roma. La turista, una 28enne statunitense in vacanza a Roma, ha lanciato il monopattino sulla scalinata per diverse volte.

La ragazza è stata denunciata per danneggiamento di bene monumentale. Sia lei sia il ragazzo che si trovava con lei sono stati condannati al daspo urbano e al pagamento di una multa di 800 euro – che certo non saranno sufficienti per riparare i preziosi gradini della scalinata più famosa della Capitale.

Quanto costa riparare Trinità dei Monti

Non è la prima volta che i 135 gradini della scalinata di Trinità dei Monti sono oggetto delle costose “disattenzioni” di turisti e non solo, tant’è che ormai dal 2019 è vietato sedersi sugli scalini.

Appena dopo l’ultimo restauro completo, che risale al 2016, in molti avevano espresso preoccupazione per le sorti della scalinata, a partire dalla famiglia Bulgari – che dalla celebre boutique di via dei Condotti aveva finanziato il restauro.

Allora si era addirittura parlato di proteggere i preziosi gradini – che dalla Chiesa della Santissima Trinità dei Monti conducono alla Barcaccia in Piazza di Spagna – installando una sorta di recinzione che impedisse l’accesso all’area almeno di notte.

La monumentale scalinata fu realizzata per collegare l’ambasciata dei Borbone, cui la Piazza di Spagna deve il nome, alla Chiesa alle pendici del Pincio: fu inaugurata in occasione del Giubileo del 1725, e da allora è uno dei simboli dello splendore capitolino.

I due recenti incidenti hanno provocato ingenti danni, come evidenziato dalla Soprintendenza in seguito al sopralluogo del 6 giugno: per riparare la scalinata patrimonio dell’UNESCO saranno necessari oltre 60mila euro di fondi pubblici.

I danni provocati dalla Maserati sono stati quantificati in circa 45mila euro: le diverse scalfiture e le abrasioni dei gradini in travertino dovranno infatti essere recuperate con delle malte speciali.

La vicenda del monopattino aggiunge al computo danni per altri 20mila euro: da un gradino della seconda rampa di Trinità dei Monti è rimasta visibile una lesione di diversi centimetri, una ingiustificata ferita in quella che per D’Annunzio era la più bella piazza del mondo, fatta “per la guarigione dei convalescenti e per lo struggimento delli innamorati, per tutti quelli che amano i fiori, le donne, i sandwiches, il thé, i tappeti orientali”.