Roma, caos degrado al Cimitero Flaminio a Prima Porta: l'allarme
Una cittadina ha lanciato un nuovo allarme sul caos degrado in cui versa il Cimitero Flaminio a Prima Porta a Roma: ecco l'ultima segnalazione
A Roma c’è un cimitero dove il degrado regna sovrano, tra infiltrazioni dal soffitto, pavimenti allegati e deiezioni di uccelli sulle lapidi: è il Cimitero Flaminio a Prima Porta, nel Municipio XV. L’ultima segnalazione è arrivata da una cittadina di 60 anni, Loredana Fiorelli, che assieme alla sorella ha immortalato con foto e video ciò che si ritrova davanti chi visita il clivio Tiberino, lotto 1, edifici C e D.
La denuncia della cittadina sul degrado al cimitero di Prima Porta
Il ‘Corriere della Sera’ rilancia la segnalazione di Loredana Fiorelli sul degrado in cui versa il Cimitero Flaminio a Prima Porta: “In questo luogo sono sepolti i miei genitori, mio cognato, i miei suoceri. L’impatto emotivo è davvero forte, è stato avvilente vedere le condizioni del cimitero. Ci siamo rimaste malissimo. Le infiltrazioni hanno sollevato il pavimento in alcuni punti. Essendo bagnato, il rischio di inciampare o di scivolare è molto alto, soprattutto per le persone più anziane di me”.
Ancora Loredana Fiorelli: “I soffitti sembrano essere sul punto di crollare. Tre o quattro davanzaletti di marmo che chiudono i loculi sono già precipitati, fortunatamente mentre non c’era nessuno. Ieri (martedì 28 febbraio, ndr) non c’era l’acqua corrente e non c’era nessuno a cui chiedere informazioni, per esempio un custode a cui fare delle rimostranze. In più sono stati rimossi i cestini: se uno va a pulire la tomba di un proprio caro deve portarsi via la spazzatura. Io lo faccio, ma molti altri lasciano tutto a terra”.
La cittadina ha poi aggiunto: “Una volta ho provato a usare il bagno, non ci metterò mai più piede”.
Degrado Cimitero Flaminio a Prima Porta: la situazione al Municipio XV
La situazione di degrado in cui versa il Cimitero Flaminio a Prima Porta a Roma è nota in Municipio XV, dove, stando a quanto riportato dal ‘Corriere della Sera’, è presente un documento della Commissione Ambiente che risale al 17 novembre 2022 in cui si attesta che, durante il sopralluogo, consiglieri e assessori competenti hanno potuto osservare nella palazzina D “le condizioni di deterioramento di intonaco e cornicioni. Entrando poi nel primo piano della palazzina ci si accorge della presenza di vetri rotti, soffitti ammalorati e umidi, perdite e infiltrazioni di acqua. Sono presenti barriere architettoniche per entrare nelle palazzine e per andare da un piano all’altro ci sono solo scale mancano sia scivoli per disabili che ascensori”.
La storia del Cimitero Flaminio a Prima Porta a Roma
Il Cimitero Flaminio, anche noto come Cimitero di Prima Porta (dal quartiere in cui è collocato), è stato consacrato nel 1941. I suoi 140 ettari di estensione lo rendono il cimitero più grande d’Italia, percorso da 37 chilometri di strade interne.
Al suo interno sorge il Giardino dei Ricordi: 3 ettari di collina alberata con prati e cespugli dedicata al rito della dispersione delle ceneri dei propri cari defunti.
Nel Cimitero Flaminio sono sepolte molte personalità illustri del mondo dell’arte, della cultura, dello spettacolo, dello sport e della politica italiana. Tra questi, ci sono Ilaria Alpi, Enrico Berlinguer, Angelo Bernabucci, Fulvio Bernardini, Renato Carosone, Giorgio Chinaglia, Elena Fabrizi (la Sora Lella), Sylva Koscina, Franco Lechner (Bombolo), Virna Lisi, Corrado Mantoni (Corrado), Pietro Mennea, Domenico Modugno, Silvana Pampanini, Renato Rascel, Gigi Sabani e Stefano Vanzina (Steno).
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