A Roma 9 cinema storici finiscono all'asta: fissato il prezzo
A Roma finiscono all'asta nove cinema storici che hanno segnato la cultura della capitale ora a rischio chiusura e trasformazione in altri spazi
Roma si prepara a salutare nove dei suoi cinema storici, con un’asta che si terrà a metà novembre. Tra i nomi coinvolti spiccano l’Adriano e l’Atlantic, sale che hanno fatto la storia del grande schermo nella capitale. L’operazione, avviata nel 2020 dal Tribunale di Roma, è frutto di una crisi che da anni affligge il settore cinematografico, portando alla chiusura di numerose sale, soprattutto nel centro storico della città.
La crisi dei cinema indipendenti a Roma
Negli ultimi anni, la crisi del settore cinematografico ha portato molte sale storiche a chiudere, lasciando Roma con sempre meno cinema attivi. Eleven Finance, proprietaria del lotto che comprende le nove sale all’asta, ha avviato un concordato preventivo per evitare il fallimento. Il destino di queste sale, alcune delle quali chiuse da tempo, è diventato un simbolo della difficoltà del cinema tradizionale di competere con le nuove forme di intrattenimento digitale.
L’asta è parte di una procedura competitiva, che punta a trovare nuovi proprietari per questi immobili. La base d’asta è di circa 32 milioni di euro, una cifra che potrebbe essere superata il 15 novembre, data in cui si conoscerà il nome dell’acquirente. Attualmente, un fondo internazionale con sede ad Amsterdam ha già espresso interesse con un’offerta preliminare.
Ciascuno dei nove cinema ha una storia unica, ma i casi dell’Adriano e dell’Atlantic sono particolarmente significativi. Queste sale, grazie alla loro posizione strategica e alla gestione oculata, potrebbero mantenere la loro destinazione d’uso come cinema. L’Adriano, situato in piazza Cavour, è soggetto a una prelazione pubblica che potrebbe influenzare il futuro dell’immobile, trattandosi di un vero e proprio monumento del quartiere.
Il futuro incerto dei cinema storici di Roma
L’esito dell’asta potrebbe avere un impatto non solo sul destino delle sale cinematografiche, ma anche su interi quartieri di Roma. Gli immobili all’asta si estendono su oltre 18.000 metri quadri, con posizioni strategiche in diverse zone della città. Il futuro di questi spazi è ancora incerto: molti acquirenti potrebbero preferire destinarli ad usi diversi rispetto alla proiezione cinematografica, come già avvenuto in passato per altri cinema storici trasformati in supermercati o negozi.
Chi partecipa all’asta dovrà offrire almeno mezzo milione di euro in più rispetto alla base d’asta per rilanciare, e non si escludono sorprese da parte di nuovi soggetti imprenditoriali.
Come citato sul documento riportato sul ‘Corriere della Sera’, “Sarà possibile effettuare visite accompagnate agli immobili fino a sette giorni prima della data finale prevista per la consegna delle buste (14 novembre ore 12) contattando Abilio spa con congruo anticipo per fissare un appuntamento».
Tra le sale coinvolte nell’asta, la maggior parte sono ormai chiuse da anni, con eccezione proprio dell’Adriano e dell’Atlantic, che continuano a operare nonostante le difficoltà. Le altre strutture, lasciate all’abbandono, sono diventate luoghi di degrado, con lamentele da parte dei residenti per la presenza di senzatetto e vandalismo. Stato di abbandono, questo, che ha colpito non solo i cinema, ma interi segmenti di quartieri che potrebbero essere rigenerati grazie a un possibile rilancio.
Oltre al destino commerciale delle strutture, ci sono anche preoccupazioni per i lavoratori impiegati nelle sale cinematografiche, che sono circa 50 in totale. Il futuro delle loro posizioni dipenderà dalle scelte dei nuovi proprietari e dalla volontà di investire nella riqualificazione dei cinema.
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