Riapertura scuole, a Codogno arrivano le mascherine bio
In occasione della riapertura delle scuole, il sindaco di Codogno ha annunciato l'arrivo delle mascherine biodegradabili per preservare l'ambiente
Sono tornati sui banchi di scuola i circa 4000 studenti di Codogno, dopo la chiusura degli istituti scolastici imposta a partire dal 22 febbraio scorso, a seguito dell’accertamento del primo caso di Coronavirus in Italia nel comune in provincia di Lodi.
Per l’occasione, il sindaco Francesco Passerini ha fatto il giro di alcune scuole per gli auguri di buon inizio, accompagnato dagli assessori all’Istruzione e ai Lavori Pubblici che, insieme al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Codogno, hanno organizzato la riapertura nel rispetto delle norme anti-Covid.
Durante la visita all’ Istituto Comprensivo ‘Ognissanti’, al quale il sindaco di Codogno donerà 5 mila mascherine chirurgiche, il primo cittadino del comune lombardo ha annunciato l’arrivo delle mascherine biodegradabili per rispondere a un’esigenza ecologica e preservare l’ambiente dall’inquinamento “da Covid”.
Passerini ha fatto sapere che è già stata contattata un’azienda lombarda che le produce e che il Comune di Codogno è in attesa del preventivo.
“Sappiamo che sarà un anno delicato, complicato e diverso da quelli precedenti – ha dichiarato il sindaco Passerini, come riportato da ‘Ansa’– La riapertura delle scuole di oggi è il simbolo di una ripartenza generale del Paese”.
“Nell’interesse dei ragazzi, noi amministratori – ha aggiunto Passerini -– abbiamo intenzione di stare vicino al personale scolastico che in questo periodo ha dato il massimo per consentire la riapertura in sicurezza, visto che le linee guida sono arrivate tardivamente e in alcuni casi anche caotiche. Se tutto andrà bene potremo dire che quello che abbiamo vissuto sarà un lontano ricordo”.
Le entrate e le uscite dagli edifici scolastici di Codogno saranno scaglionate: la mattina avverranno tra le 8 e le 9 e poi dalle 12 alle 13. Inoltre, per alcuni plessi i portoni di accesso saranno più di uno e in vie diverse.
All’esterno degli istituti sono stati allestiti dei gazebo per le lezioni all’aperto. Tra le misure per evitare i contagi, i pasti verranno serviti in classe su un vassoio monouso, mentre è stata predisposta la sanificazione dei bagni subito dopo l’uso, tramite un sistema speciale.
Dopo sei mesi di stop a causa del Coronavirus e lezioni virtuali, oltre 5,6 milioni di alunni italiani sono ritornati in classe. Tuttavia, sette Regioni hanno deciso per un’apertura posticipata.
Se in Friuli Venezia Giulia gli studenti torneranno sui banchi il 16 settembre, in Sardegna, dove il sindaco di Desulo ha vietato le chat delle mamme su WhatsApp, il rientro a scuola è previsto il 22. Il 24 settembre riprenderanno, invece, le lezioni in Puglia, Calabria, Basilicata, Abruzzo e Campania.
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