Quanto costa il pranzo di Natale 2024 da Cannavacciuolo a Torino
Quanto costa il pranzo di Natale 2024 al Bistrot Cannavacciuolo di Torino: le portate all'interno del menu natalizio proposto dal locale torinese
Il pranzo di Natale può rappresentare un’occasione per provare le cucine di alcuni dei grandi chef italiani che in occasione delle festività preparano menu particolari, creando un mix tra tradizione e innovazione.
Uno degli chef più amati d’Italia è sicuramente Antonino Cannavacciuolo che nel corso degli anni ha conquistato anche il grande pubblico televisivo grazie alla partecipazione a tanti programmi culinari, su tutti MasterChef Italia e Cucine da incubo.
Sono diversi i locali che fanno parte del Gruppo Cannavacciuolo, compreso il Bistrot di Torino, aperto nel 2017 e capace di ottenere la prima stella della Guida Michelin già l’anno successivo. Per Natale 2024 è stato ideato un menu ad hoc: ecco quali sono le portate e quanto costa.
Quanto costa il pranzo di Natale 2024 al Bistrot Cannavacciuolo di Torino
Il menu di Natale di Cannavacciuolo Bistrot a Torino inizia, dopo il benvenuto dello chef, inizia con una portata che prevede tonno vitellato con maionese. Si prosegue con porro, ricotta di bufala e acciuga e poi con plin di parmigiana e salsa di provola.
La portata successiva è vitella alla torinese con la sua insalata di rinforzo, seguita da un pre dessert e dal dessert di Natale. Si conclude con panettone e struffoli. In abbinamento c’è anche un percorso degustazione vini (prezzo e dettagli in struttura). Il pranzo di Natale 2024 di Cannavacciuolo Bistrot a Torino costa 160 euro bevande escluse, come riportato sul sito ufficiale del locale.
Bistrot Cannavacciuolo a Torino, le portate del menu natalizio
- Benvenuto dello Chef
- Tonno vitellato con maionese di bottarga
- Porro, ricotta di bufala e acciuga
- Plin di parmigiana e salsa di provola
- Vitella alla torinese e la sua insalata di rinforzo
- Pre dessert
- Dessert di Natale
- Panettone e struffoli
La storia del locale
Il progetto del Bistrot di Cannavacciuolo a Torino è nato nel 2017 e la scelta del Capoluogo piemontese da parte dello chef, ormai diventato uno dei veterani tra i giudici di MasterChef Italia, non è certamente casuale: oltre a rappresentare un omaggio alle origini piemontesi della moglie Cinzia Primatesta, grande conoscitrice del mondo alberghiero e ristorativo, il Piemonte è diventata la terra d’adozione del cuoco campano.
Lo chef, parlando di Torino, ha dichiarato: “In altre città la gente scappa e corre sempre, qui si cammina ancora – si legge sul sito ufficiale del Bistrot – c’è il gusto di mangiare, di trovare il locale giusto”. I primi frutti del lavoro svolto da Antonino e Cinzia, desiderosi di creare un locale elegante e accogliente, sono arrivati già a un anno dall’apertura, nel 2018, quando il Bistrot venne insignito della Stella della Guida Michelin.
Al pari di tutte le strutture del Gruppo Cannavacciuolo, anche il Bistrot torinese porta avanti un approccio sostenibile che predilige l’utilizzo di materie prime locali a chilometro zero, andando a proporre anche un menu degustazione totalmente vegetariano.
Nel corso del 2024 Antonino Cannavacciuolo è stato inserito all’interno della classifica dedicata ai migliori chef d’Italia secondo World Ratings, piattaforma specializzata in panoramiche su trend, graduatorie e temi legati a ristorazione, viaggi e turismo, insieme a colleghi del calibro di Carlo Cracco, Davide Oldani e altri ancora.
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