Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

La profezia: "Un terremoto distruggerà l'Altare della Patria"

Rispunta una profezia riguardante l'Altare della Patria a Roma: secondo una sensitiva il Vittoriano verrà distrutto da un terribile terremoto

L'Altare della Patria

Una profezia riguarda uno dei monumenti più importanti d’Italia: l’Altare della Patria situato a Roma, in Piazza Venezia. La sensitiva Gisella Cardia, anni fa, aveva annunciato la sua distruzione in seguito a un terribile terremoto.

La profezia sulla distruzione dell’Altare della Patria

“Ci sarà un forte terremoto e l’Altare della Patria sarà il primo a essere distrutto” aveva annunciato Gisella Cardia nel 2016. Una previsione che al momento non si è ancora avverata, al pari di altre profezie della nota sensitiva.

Oltre alla distruzione del Monumento intitolato a Vittorio Emanuele II, nel corso degli anni la Cardia aveva messo in guardia circa l’arrivo di imminenti catastrofi naturali come terremoti, tempeste e maremoti, oltre a guerre e altre calamità.

Insieme alla profezia sul Vittoriano, dove è custodito lo scudo di Garibaldi che era sparito dal Museo Nazionale del Risorgimento, la sensitiva aveva annunciato anche l’arrivo di una guerra tra la Russia e la Cina, parlando di un conflitto che avrebbe coinvolto poi l’Europa, Italia compresa.

La storia del Vittoriano a Roma

Risale al 1885 l’inizio della costruzione del Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II, conosciuto anche come Vittoriano, mole del Vittoriano e Altare della Patria: si trova nel cuore del centro storico di Roma a piazza Venezia, sul versante settentrionale del Campidoglio.

I lavori del mastodontico monumento, opera dell’architetto Giuseppe Sacconi, si conclusero nel 1935. A livello architettonico è stato concepito come un foro moderno, un’agorà che si sviluppa su tre livelli collegati da scalinate e sovrastati da un portico caratterizzato da un colonnato.

Gli elementi architettonicamente preponderanti del Vittoriano sono rappresentati dalle scalinate esterne e il portico posto sulla sommità del monumento, inserito tra due propilei laterali e detto anche “sommoportico” per via della sua posizione sopraelevata. Molto rilevante, dal punto di vista architettonico  è anche l’ampio colonnato di ordine corinzio che caratterizza il “sommoportico” e i due propilei.

Il Milite Ignoto dell’Altare della Patria

Al termine della Prima Guerra Mondiale il Vittoriano venne scelto per ospitare la tomba del Milite Ignoto, un soldato italiano deceduto durante il conflitto la cui identità resta sconosciuta: rappresenta tutti i militari italiani che morirono durante le guerre. La salma venne sepolta con una solenne cerimonia il 4 novembre del 2921 in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Rimasto a lungo inaccessibile, l’Altare della Patria venne rivalorizzato a partire dai primi anni 2000 per volere dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che iniziò un’opera di riscoperta dei simboli patri italiani. Il monumento di piazza Venezia a Roma, dopo un accurato restauro, fu reso nuovamente accessibile: presso il Vittoriano, ogni anno, avvengono le cerimonie più importanti come l’Anniversario della liberazione d’Italia del 25 aprile e la Festa della Repubblica Italiana del 2 giugno.

Sono diversi gli spazi espositivi ospitati dal complesso del Vittoriano: su tutti spiccano il Museo Centrale del Risorgimento e il Sacrario delle Bandiere che custodisce al suo interno le bandiere di guerra dei reparti sciolti, delle unità navali radiate dal quadro del naviglio dello Stato e le bandiere degli Istituti militari e delle unità appartenenti a tutti i corpi armati.