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Pompei o Colosseo? L'errore sulla pagina Facebook di Sangiuliano

In seguito a un episodio di vandalismo avvenuto al Parco di Pompei, il Ministro Sangiuliano ha condiviso un post sui social ma con un errore

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Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è in questi giorni al centro di polemiche per un errore commesso su un post condiviso nei suoi profili social. Al Parco Archeologico di Pompei, infatti, era stata trovata una scritta vandalica su un monumento funebre e gli addetti si erano subito mobilitati per rimuoverla in breve tempo. Il Ministro Sangiuliano, però, per errore avrebbe pubblicato un post in cui ringraziava per la prontezza il personale del Colosseo invece che quello del Parco di Pompei.

Nuovo sfregio su un monumento al sito archeologico di Pompei

Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, il sito archeologico di Pompei ed Ercolano è un luogo di grande interesse storico e archeologico conosciuto a livello internazionale. Soprattutto negli ultimi anni, infatti, il numero di turisti che dall’estero viene in Italia per visitare questa importante testimonianza del passato è davvero alto. C’è da dire che team di professionisti sono continuamente al lavoro per portare alla luce nuovi resti e reperti che sono stati ricoperti migliaia di anni fa dalla colata di lava.

L’interesse per questo sito e l’alto numero di visitatori ha però portato anche diversi episodi di vandalismo. L’ultimo in ordine di tempo riguarda una scritta ritrovata dagli addetti alla vigilanza su un muro di un monumento funebre anche se non è ancora noto quando questa sia stata realizzata e da chi. Nello specifico, si tratterebbe di una firma “Daniel” scritta in blu sull’angolo di un blocco di marmo di un edificio antico. Gli esperti del Parco si sono subito attivati per ripulire l’iscrizione in maniera consona e riportare il monumento al suo stato originale.

Solo a inizio giugno, un episodio simile era avvenuto a Ercolano quando un turista olandese di 27 anni aveva fatto su una delle pareti affrescate di una domus romana la sua firma con un pennarello nero. In quel caso, però, i Carabinieri erano riusciti a intervenire, identificare e denunciare l’uomo per “distruzione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali e paesaggistici”.

L’errore sul post social del Ministro Sangiuliano

Il Ministro Sangiuliano è sempre stato in prima linea nel condannare atti di vandalismo che hanno coinvolto monumenti italiani. Grazie a una legge da lui proposta e approvata a inizio 2024 riguardo i “Reati a danno di beni culturali” chi commette attività vandaliche ora è tenuto a ripagare i lavori di ripristino.

Per quanto riguarda la firma blu trovata nel monumento funebre al sito di Pompei e prontamente rimossa, il Ministro ci ha tenuto a ringraziare pubblicamente tramite social gli addetti del Parco per il lavoro svolto. Nel farlo, però, Sangiuliano purtroppo ha commesso un errore. Il suo post condiviso nel profilo ufficiale Facebook ora riporta: “Grazie ai lavoratori del Parco archeologico di Pompei per aver ripulito rapidamente l’ennesima scritta con cui era stato vandalizzato un blocco di marmo di un monumento funerario”. Alla frase è stata allegata anche un’immagine che evidenzia le differenze tra prima e dopo i lavori di ripristino.

Peccato che il post in questione all’inizio contenesse un errore che è subito stato notato dagli utenti. Il Ministro a quanto pare nel contenuto originale invece di ringraziare i lavoratori del Parco archeologico di Pompei per il lavoro di restauro aveva ringraziato quelli del Colosseo. Una svista da parte dell’autore che ha, però, causato molte discussioni e polemiche.