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Il più antico vino certificato Doc al mondo è italiano

Record mondiale per il Barolo di Serralunga d'Alba del 1961, eletto il vino certificato Doc più antico del mondo dalla World Certification Limited

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Barolo

Record mondiale per un vino italiano: il Barolo Serralunga d’Alba del 1961 è stato eletto come il vino certificato Doc più antico in tutto il mondo. A decretarlo è stata l’agenzia internazionale della World Certification Limited.

Un grande riconoscimento per il Barolo prodotto a Serralunga d’Alba, in provincia di Cuneo, nel 1961: è in assoluto il vino più longevo a vantare la certificazione introdotta per la prima volta nel 1960 con l’obiettivo di prevenire la vinificazione contraffatta.

Il vino da record al momento è esposto e conservato all’interno del museo popolare ‘Robe Veje‘ di proprietà di Luigi Varrone nella città di Fontanelle Boves, Cuneo. Il titolo di vino doc più antico del mondo è stato rivendicato dal proprietario della bottiglia Maurizio Paschetta, già detentore di ben otto record mondiali a livello agricolo.

L’idea di esporre questa prestigiosa bottiglia è stata dello stesso Maurizio Paschetta: di sua volontà ha deciso di donarla a titolo gratuito e in modo definitivo a Luigi Varrone, suo grande amico. Il gesto, accompagnato anche da un atto di donazione per formalizzare il passaggio di proprietà, consente alla bottiglia di poter essere ammirata da tutti in uno dei musei agricoli più importanti d’Italia che espone attrezzi manuali d’epoca ancora tutti funzionanti.

Maurizio Paschetta è soprannominato ‘the recordman’. Da sempre appassionato di agricoltura, è entrato ben otto volte nel grande libro del Guinness dei Primati: l’ultimo record è quello di proprietario della bottiglia di vino doc più antica in circolazione in tutto il mondo, quella del Barolo di Serralunga d’Alba del 1961. Ciò lo ha reso l’uomo con il numero più alto numero di primati raggiunti nel settore agricolo.

Il Barolo Doc è prodotto a Serralunga d’Alba, borgo piemontese dove è presente il Bistrot di Guido, locale-laboratorio nella villa Reale della riserva bionaturale di Fontanafredda indicato come una delle 10 nuove migliori trattorie d’autore in Italia. Il vino molto particolare, sia per quanto riguarda i profumi che i sapori percepiti. Di colore rosso rubino brillante, è un vino con sentori di rosa appassita, di sottobosco, di prugna, di liquirizia e di spezie.

Il vino ha una componente acida fresca e giovanile e tannini che sostengono una buona struttura. I suoi aromi sono eleganti e molto intensi: il frutto risulta dolce con sensazioni più evolute che rimandano anche alle erbe essiccate. Solitamente viene messo a maturare per 24 mesi all’interno di botti tradizionali da 25 ettolitri dove, con il passare del tempo, si affina e acquista eleganza.

Dopo una sosta che può variare dai 6 ai 12 mesi, è pronto per essere servito alla temperatura di 16-18 gradi. Per la sua grande struttura, il Barolo di Serralunga d’Alba, comune che vanta anche il Dolcetto inserito nella lista dei migliori vini italiani da bere durante la quarantena secondo il New York Times, è ideale da abbinare a secondi piatti di carne rossa e brasati.