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Piero Angela vuole regalare un museo a Torino

L'idea del giornalista e divulgatore scientifico è quella di far nascere un museo dedicato alla tecnologia e all'innovazione

Piero Angela

Piero Angela vuole regalare un museo a Torino, la città che gli ha dato i natali nel 1928 e dalla quale è andato via quando aveva 27 anni.

Il prossimo 14 gennaio, il giornalista e divulgatore scientifico più apprezzato d’Italia è atteso a un incontro nel capoluogo piemontese, incentrato su risorse naturali e sviluppo. Per l’occasione, Piero Angela presenterà una lectio dal titolo “Accelerazione della tecnologia e nuovi lavori”, un tema ad hoc e molto vicino all’idea del museo che vorrebbe realizzare a Torino.

La lectio fa parte di un progetto che vede Piero Angela nelle vesti di curatore, insieme al giornalista Piero Bianucci, della serie intitolata “Dialoghi sulla sostenibilità” che si svolgono al Politecnico di Torino e vengono realizzati con la collaborazione di Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo e con l’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte. Si tratta di un progetto molto importante, giunto ormai alla sua terza edizione, che punta a trasformare i giovani più promettenti di oggi nella classe dirigente di domani.

L’idea di Piero Angela è quella di realizzare un museo della tecnologia di ieri e di oggi a Torino. Al momento, come rivelato dallo stesso giornalista e divulgatore scientifico, è un progetto ancora allo stato “giurassico”: bisognerà individuare la sede giusta in grado di ospitarlo e anche degli sponsor.

Interpellato in merito al progetto, Piero Angela ha preferito restare con i piedi per terra, senza sbilanciarsi troppo, perché consapevole che il percorso si annuncia molto lungo e impegnativo. Al tempo stesso, però, Angela ha ammesso di aver già parlato del museo a suoi amici torinesi con i quali potrebbe riprendere il discorso, e approfondirlo, in occasione della sua prossima visita in città.

La tecnologia, la scienza e l’innovazione sono state sempre di casa nel capoluogo piemontese. Basti pensare nella metà del Settecento, a Torino, nacque l’Accademia delle Scienze che radunava tutto il meglio della cultura scientifica internazionale del tempo: dal matematico italiano Luigi Lagrange agli illuministi francesi Jean Baptiste d’Alembert fino a studiosi stranieri come Benjamin Franklin.

Al giorno d’oggi, invece, un grande esempio del legame tra Torino, scienza e innovazione è rappresentato dal Politecnico e dalle Ogr, le ex Officine Grandi Riparazioni che sono state riconvertite con un progetto da 100 milioni di euro da parte della Fondazione Crt, diventando uno spazio per la cultura e l’innovazione, tra smart mobility, big data e blokchain.