A Torino la sperimentazione di droni taxi
La sperimentazione, avviata nell'ambito del progetto europeo "Urban Air Mobility“, riguarderà prima il trasporto di oggetti e poi di persone
Torino è pronta a seguire le orme di Dubai: nel cielo del capoluogo piemontese voleranno presto droni destinati al trasporto di oggetti e persone.
Non si tratta della trama di un film, ma di una delle numerose sperimentazioni che saranno avviate a Torino nei prossimi mesi: alla città è stata infatti assegnata la guida del gruppo di ” testing” di mobilità area del progetto europeo “Urban air mobility“.
L’iniziativa è stata sviluppata in collaborazione con il Politecnico di Torino ed Italdesign, e vede come capofila Airbus. La parte di interazione con imprese innovative e startup sarà invece portata avanti con la fondazione Links. I mezzi coinvolti nella sperimentazione sono per il momento dei droni comandati da remoto e con un pilota che li controlla a vista, ma in futuro potranno muoversi in modo autonomo, trasportando sia oggetti che persone.
Torino potrebbe quindi seguire presto le orme di Dubai, prima città al mondo in cui i droni, qualche mese fa, sono stati adoperati anche per il trasporto di passeggeri umani. D’altro canto, nel capoluogo del Piemonte, uno di questi piccoli velivoli era già riuscito a trasportare un carico di 100 chili, stabilendo un vero e proprio record. E sempre all’ombra della mole antonelliana, alcuni modelli erano stati usati in supporto della polizia municipale.
Il capoluogo del Piemonte consolida in questo modo il suo ruolo tra i poli tecnologici del Paese, e tra qualche anno, quando la fase di sperimentazione sarà terminata, potrebbe essere la prima città italiana in cui i droni saranno adoperati per il trasporto di oggetti. A tal proposito, il prossimo 16 maggio si terrà il primo confronto con i commissari europei e i responsabili del progetto per cercare di trovare regole comuni per la sperimentazione.
Per il momento, è stato annunciato lo sviluppo di ben 17 dimostratori, e i vertici locali stanno lavorando con Enac per valutare quali saranno i “canali aerei urbani”, ovvero gli spazi in cui sarà autorizzato il volo dei droni. Le prospettive sono molto rosee: investendo sui nuovi modelli di mobilità aerea, diverse aziende del settore potrebbero decidere di trasferire a Torino parte della produzione, con immediati vantaggi anche da un punto di vista economico ed occupazionale. Insomma, lunga vita ai droni!
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