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A Ostia è invasione di alghe: cosa è successo

Nel mare della zona di Ostia Levante c'è stata una vera e propria invasione di alghe: è accaduto al largo delle spiagge libere di Castelporziano

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Alghe in spiaggia

Invasione di alghe nel mare di Ostia: è successo al largo delle spiagge libere di Castelporziano, nell’area del Levante. L’odore fetido ha creato disagi ai bagnanti che avevano raggiunto la zona per trascorrere una giornata di mare.

Invasione di Alghe sulla spiaggia a Ostia Levante

L’invasione di alghe è avvenuta nella mattinata di domenica 14 luglio 2024, quando i bagnanti dell’aria di Ostia Levente si sono ritrovati di fronte uno strato maleodorante al largo delle spiagge libere di Castelporziano, gestite dal Comune.

Le alghe nella zona di Ostia, dove all’inizio del mese sono stati avvistati cinque “diavoli del mare”, erano in grande quantità perché il canale è generalmente ostruito dalla sabbia e l’acqua non riesce a defluire in mare aperto, finendo per restare a ristagnare per giorni interi. In questo modo si forma lo strato di alghe che rende difficile entrare in acqua.

Bisogna specificare che le alghe, pur essendo caratterizzate da un odore fetido, sono innocue e non rappresentano alcun pericolo per la salute delle persone. È sufficiente che il mare diventi leggermente più mosso del solito per smuovere i fondali sabbiosi e liberare le alghe: queste, mosse dalla corrente, si riversano a largo, facendo tornare tutto alla normalità.

La stagione estiva delle spiagge libere di Castelporziano era iniziata leggermente in ritardo rispetto al solito: all’inizio del mese di maggio la maggior parte dei chioschi e dei bagni erano ancora chiusi, sia per le temperature che non erano ancora sufficientemente calde, sia per la presenza dei resti delle mareggiate dei mesi precedenti.

In quell’occasione il mare aveva lasciato sugli arenili del litorale laziale pezzi di legno di varie misure, mucchi di alghe secche, rami trasportati sulla battigia dalle correnti: tutto rimosso da parte dell’amministrazione comunale che si è adoperata per liberare le spiagge in vista dell’inizio della stagione estiva 2024, partita poi senza alcun intoppo anche grazie al meteo.

Il problema della mucillagine

Se nella zona di Ostia Levante a impedire ai bagnanti di entrare in acqua è stata la presenza di uno strato di alghe, in altre zone del Paese si è verificato il fenomeno della mucillagine, legato sempre alle alghe: si verifica quando in mare sono presenti grandi quantità di polisaccaridi emessi dalle alghe unicellulari del fitoplancton, sostanze che tendono ad aggregarsi andando a formare un fitto reticolo che migra tra superficie e fondo.

Solitamente la mucillagine compare in estate in un periodo in cui la scarsità e lo sbilanciamenti di nutrienti, insieme a temperature dell’acqua diverse dal normale, inducono il fitoplancton a una risposta allo stress di tipo ambientale.

La mucillagine non rappresenta un pericolo per la salute umana e in rarissimi casi può provocare conseguenze negative all’ecosistema marino: ciò succede solo quando l’entità del fenomeno è di una rilevanza tale da portare alla diminuzione dell’ossigeno disciolto in acqua, con eventuali ripercussioni dannose sugli organismi marini.

In generale le mucillagini comportano un impedimento ai bagnanti che in loro presenza non possono entrare in acqua, e compromette l’attività di pesca perché imbrattando le reti, costringe i pescatori a dover fare i salti mortali per separare il pescato dai residui delle sostanze prodotte dal fitoplancton.