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La mucillagine nel Mar Adriatico: cos'è, dove si trova e perché

Nel Mar Adriatico è tornata la mucillagine: cos'è il fenomeno segnalato da Trieste all'Abruzzo, passando per Veneto, Marche e Riviera romagnola

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Mucillagine a Trieste

Nel Mar Adriatico è tornata la mucillagine: le segnalazioni del fenomeno riguardano diverse zone d’Italia, da Trieste all’Abruzzo, passando per la Riviera romagnola.

Mar Adriatico, torna la mucillagine: cos’è e dove si trova

Il fenomeno delle mucillagini porta alla presenza di macchie scure, spesso maleodoranti, che si diffondono a macchia di leopardo lungo le zone costiere. Nel mese di giugno del 2024 è stato osservato lungo tutta la costa Adriatica e anche in Slovenia, in alcune occasione a largo.

Molte macchie sono state segnalate anche all’inizio del mese di luglio: le segnalazioni sono arrivate dall’Abruzzo, dalle Marche, dalla Riviera romagnola, dal Veneto e dal mare di Trieste dove in tempi non sospetti era anche comparso un “tappeto” di meduse.

A dispetto dell’odore sgradevole e della forma poco rassicurante, le mucillagini non sono composte da sostanze tossiche: sono causate dalle alghe che producono alte concentrazioni di polisaccaridi e proteine che con le alte temperature e a basso dinamismo dell’acqua, si aggregano andando a formare le mucillagini.

Sul sito di Arpa FVG, in merito alle mucillagini, si legge: “Il fenomeno delle mucillagini è rappresentato dalla comparsa di particelle di sostanza organica sospese nell’acqua che variano d’aspetto e di grandezza e che tendono a scurirsi mano a mano che invecchiano. Si passa da una distribuzione a fiocchi, a filamenti fino ad arrivare ad aggregati più o meno estesi e spessi”.

E ancora: “Le mucillagini sono costituite per il 98–99% da acqua, il restante è dato da polisaccaridi costituiti da monomeri di zuccheri, con dominanza del galattosio, e proteine. I polisaccaridi sono sostanze che possono essere prodotte (essudate o escrete) da un gran numero di organismi marini, ma i produttori principali sono micro e macro-alghe e batteri, sia fotosintetizzanti (cianobatteri) sia eterotrofi, quelli cioè che utilizzano la sostanza organica disciolta o particellata presente in mare”.

In sostanza la mucillagine avvistata nel Mar Adriatico è materiale organico prodotto da fitoplancton, una forma di vita vegetale composta da alghe che vivono sia nelle acque marine che in quelle fluviali e lacustri. La loro presenza provoca disagi alla balneazione e rappresenta un grave danno per i pescatori che si ritrovano a pescare mucillagini e sono costretti a effettuare operazioni di pulizia delle reti e del pescato molto lunghe. La salute dei pesci, comunque, non è a repentaglio: le mucillagini sono innocue per la fauna marina e anche per la stessa salute del mare.

La parola dell’esperta

Della mucillagine comparsa sulle coste della Riviera romagnola e in altre zone d’Italia ha parlato Cristina Mazziotti, responsabile di Daphne, la struttura oceanografica di Arpae: “Il fenomeno è del tutto naturale e non impattante. Rientra nelle variazioni fisiologiche dell’ambiente marino, di solito sparisce in poco tempo e attualmente la distribuzione di queste mucillagini sulla riviera romagnola non desta preoccupazione”.

L’esperta ha inoltre ricordato che le mucillagini “erano state avvistate anche nel 2018 e poi sparirono per 6 anni. Parliamo di grandi macchie a strisce che si spostano con il moto ondoso e il vento, non a caso maltempo e piogge le fanno sparire”.

Cristina Mazziotti ha spiegato che la mucillagine è materiale organico presente in acqua ed è prodotto dal fitoplancton che “produce sempre questo materiale, solo che a volte la produzione è molto abbondante. Le mucillagini sono segnalate dal 1800, motivo per cui, unitamente ad altri studi è assolutamente sbagliato associarle al cambiamento climatico o allo sversamento in mare di materiali inquinanti”.