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Oscar del cicloturismo: le piste ciclabili più belle d'Italia

Ogni anno vengono premiate le vie pedalabili più belle d'Italia: è l'Oscar del cicloturismo, scopriamo quali sono i vincitori dell'edizione 2024

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Giulia Sbaffi

Giulia Sbaffi

Web content writer

Web content writer appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Curiosa per natura, le piace tenersi informata su ciò che accade intorno a lei.

Oscar del cicloturismo

Il trend del turismo lento vede la diffusione sempre più capillare di piste ciclabili che riscuotono grande successo tra i tanti amanti della mobilità sostenibile: sono ormai moltissimi i turisti che partono per la loro vacanza portando con sé la due ruote, per vivere avventure incredibili. Il Green Road Award, conosciuto anche come l’Oscar italiano del cicloturismo, premia ogni anno alcune delle vie pedalabili più belle del nostro Paese, a garanzia della loro qualità ed eccellenza. Scopriamo i vincitori del 2024.

Cos’è l’Oscar italiano del cicloturismo

L’Oscar italiano del cicloturismo è un appuntamento molto atteso dagli amanti della due ruote: si tratta di un evento ormai giunto alla sua nona edizione, che premia le migliori piste ciclabili d’Italia. Una giuria di esperti valuta in particolar modo l’eccellenza delle varie vie pedalabili prese in esame, individuando criteri quali la progettazione, la costruzione, la segnaletica e i servizi green.

L’obiettivo è sempre lo stesso: promuovere un turismo più sostenibile, all’insegna dell’attività all’aria aperta e degli spostamenti green. La scorsa edizione ha visto predominare la Ciclopedonale Puccini di Viareggio, ed è dunque la Toscana ad aver ospitato la premiazione del 2024. Gli Oscar del cicloturismo sono stati consegnati il 1° giugno a Lucca, dopo un’attenta valutazione di ben 25 piste ciclabili, una per ciascuna regione o provincia autonoma.

La Ciclovia Pedemontana

Il primo posto va al Friuli Venezia Giulia, con la sua Ciclovia Pedemontana. Si tratta di un bellissimo itinerario che attraversa gran parte della regione, con partenza dal borgo di Sacile e arrivo nella città di Gorizia, che nel 2025 sarà Capitale della Cultura. Lunga ben 180 km, è un’avventura adatta a tutti gli appassionati di bici, anche i meno esperti: può infatti essere suddivisa in tappe non particolarmente complicate.

La ciclovia attraversa panorami meravigliosi, seguendo il confine immaginario che delimita l’arco alpino del Friuli Venezia Giulia. Durante il percorso, si incontrano alcuni borghi storici di grandissimo fascino, come ad esempio quello di Maniago o quello di Gemona. Inoltre, è davvero incantevole affrontare i dolci dislivelli delle colline ricoperte da rigogliosi vigneti, terre di produzione di vini pregiati.

Il secondo e il terzo posto

Al secondo posto troviamo la Calabria, con la sua Ciclopedonale della Val di Neto: un’affascinante avventura nel cuore dell’entroterra cosentino e crotonese, lunga appena 38 km (ma ricca di sorprese). L’itinerario si snoda attraverso i territori di sei comuni – quelli di Caccuri, Belvedere di Spinello, Santa Severina, Rocca di Neto, Scandale e Strongoli –  per permettere ai turisti di ammirare splendidi castelli, santuari e borghi antichi.

Infine, l’Oscar del cicloturismo ha premiato al terzo posto la provincia autonoma di Trento, con la sua Green Road dei Fiori. Si tratta di un percorso green lungo 57 km, che parte dal borgo di Carisolo sino a giungere lungo le sponde del lago d’Idro. Come si evince dal nome, è un bellissimo itinerario che coniuga panorami mozzafiato con una natura incontaminata: lungo la ciclopedonale, si possono incontrare oltre 600 specie di fiori, che in primavera colorano il paesaggio.

Alcune menzioni speciali meritano un piccolo accenno: la prima è quella andata all’Appennino Bike Tour, che è stato appena presentato dalla Liguria. Spicca poi la Sardegna con il Cammino Minerario di Santa Barbara, premiato da Legambiente. Da ultimo, troviamo una menzione d’onore della Stampa alla Via Silente che si snoda in Campania.