Il New York Times attacca Roma: "è sporca e piena di gabbiani"
Il quotidiano d'oltreoceano descrive la Capitale come un ricettacolo di sporcizia e regno incontrastato degli aggressivi volatili
Roma è una città sporca, assediata da gabbiani, attratti nel cuore della capitale da rifiuti che abbondano ad ogni angolo della città eterna. Non hanno alcun timore di avvicinarsi alle persone, le attaccano e sembrano i padroni del territorio.
Sembra quasi ambientata nel celebre film di Hitchcock “Gli Uccelli” la Roma descritta dal New York Times, tra i più autorevoli giornali d’oltreoceano, che alla capitale d’Italia ha dedicato un lungo e dettagliato articolo, purtroppo non per celebrarne le bellezze, ma semmai per ricordare come i monumenti, le strade e l’atmosfera dell’intera città siano sotto minaccia di una perenne patina di degrado e lassismo, secondo la testimonianza del giornalista americano autore del pamphlet.
Pinuccia Montanari, assessora alla Sostenibilità Ambientale ha rassicurato cittadinanza, turisti e giornalisti evidenziando che il problema dell’invasione dei gabbiani è stato causato dalla mancanza di cestini antintruisione, che hanno consentito ai grosso volatili di banchettare impunemente per lungo tempo.
E pensare che appena un anno fa l’account Facebook ufficiale del Campidoglio pubblicò l’immagine di un fiero gabbiano, in primo piano, con alle spalle il Vittoriano, quasi elevandola a rango di cartolina. Una gaffe che fece imbestialire buona parte della cittadinanza, esasperata dalla presenza sgradita dei gabbiani in città.
“When in Rome, Sea Gulls do as they please” è il titolo dell’articolo curato da Jason Horowitz, che tradotto significa: “quando a Roma i gabbiani fanno ciò che più gli piace”. Un approfondimento dedicato allo stato di pulizia di Roma, non eccellente. I romani – evidenzia l’articolo – si lamentano da anni dello stato di degrado della propria città: le buche, i bus che vanno a fuoco, i parchi tenuti male e la spazzatura non raccolta che appesta le strade e intasa il fiume Tevere sono solo alcune delle piaghe che deve subire la città del Colosseo.
Ma di chi è la colpa di questa incresciosa situazione? Secondo Horowitz tra le cause della presenza dei gabbiani nel cuore pulsante di Roma c’è la discarica di Malagrotta. La più grande d’Europa fino alla sua chiusura avvenuta nel 2013. Motivo? Le autorità decisero che non era più adatta a trattare i rifiuti. Da allora la spazzatura non raccolta a Roma è diventato il banchetto preferito dei grossi gabbiani, veri re di Roma.
Con l’aumento dei volatili in città non sono mancati eventi davvero incresciosi. Oltre ai numerosi attacchi subiti da turisti e residenti, memorabile, purtroppo in negativo, fu il momento in cui dal Vaticano furano liberate delle colombe lanciate dal palazzo apostolico in occasione della preghiera per la pace in Ucraina nel gennaio del 2014. Un gabbiano attaccò il simbolo di pace uccidendone alcuni esemplari.
La colpa però non è degli ospiti alati, sottolinea l’articolo del New York Times, “loro seguono l’ istinto di sopravvivenza e attaccano per difendere i propri piccoli, il problema, semmai, è che Roma è diventata il più grande “all you can eat” per volatili d’Italia”.
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