Mozzarella di bufala in "rosa": prime 2 donne al corso da casaro
Prime due studentesse donne alla Scuola di formazione latterio-casearia organizzata dal Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana dop
Per la prima volta, due donne partecipano al corso della Scuola di formazione latterio-casearia del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana dop. Una novità assoluta per gli studenti del percorso formativo, giunto al suo terzo anno.
Nelle prime due edizioni del corso, infatti, gli studenti erano esclusivamente uomini: 27 giovani che una volta finito il percorso formativo, sono entrati in possesso della qualifica di casari di mozzarella di bufala campana dop. Gli iscritti di quest’anno, undici, provengono da ogni parte del paese: c’è chi arriva dal Trentino e chi dalla Sicilia, altri dalla Calabria, alcuni dal Molise, dalla Puglia, dal Lazio e, ovviamente, dalla Campania.
La grande novità dell’edizione 2019 della Scuola di formazione lattiero-casearia, è nella composizione della classe: per la prima volta nella storia ci sono due studentesse. Si tratta della 19enne Francesca Garofalo e della 39enne Erminia Ciavoli.
Francesca vive a Grazzanise, in Campania, e sogna di lavorare nel settore produttivo. Vuole continuare la tradizione di famiglia: il nonno, infatti, aveva un’azienda di bufale e il padre, seguendo le sue orme, ha intrapreso la strada della produzione di mozzarella, dando vita al caseificio La Contadina.
Francesca Garofalo è intenzionata a portare avanti l’azienda della famiglia, si è iscritta all’università, scegliendo la facoltà di Scienze biologiche e dopo la laurea prenderà le redini del caseificio. A spingerla a partecipare al corso organizzato dal Consorzio di tutela, è stata la volontà di imparare e conoscere in maniera approfondita, tutto quello che c’è dietro una mozzarella di bufala campana dop.
Storia diversa, invece, per Erminia Ciavoli, l’altra donna che si è iscritta alla Scuola di formazione latterio-casearia. La 39enne originaria di Nola, dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria industriale, è stata assunta alle Fattorie Garofalo di Capua, dove si occupa del controllo dei metodi di produzione. Per svolgere il suo lavoro quotidiano, Erminia sa che non si può prescindere dalla conoscenza di tutte le fasi di realizzazione della mozzarella di bufala e ha deciso di frequentare le lezioni del Consorzio.
Insieme alla sua compagna di studi Francesca, Erminia imparerà tutti i segreti di una treccia o di un ovolo di mozzarella di bufala campana dop, dal caglio del latte passando per la filatura, fino ad arrivare alla mozzatura. Entrambe hanno scelto di intraprendere una strada per farsi largo in una professione che prima era solo al maschile ma adesso è destinata a diventare sempre più rosa.
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