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Il mistero dei pesci in agonia a Chivasso

I tecnici Arpa sono intervenuti a Chivasso dato che nelle acque nel Rio Orchetto, affluente del Po, sono stati trovati pesci morti o in agonia

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pesci in agonia a Chivasso

Centinaia di pesci morti sono stati trovati morti o agonizzati a Chivasso, cittadina piemontese che sorge lungo le sponde del Po. Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti i tecnici dell’Arpa Piemonte che ora stanno facendo approfondite indagini sulle cause.

Moria di pesci a Chivasso

Chivasso è un comune della provincia di Torino che in questi giorni sta affrontando una terribile emergenza: diversi pesci sono stati trovati morti nelle acque nel Rio Orchetto alla confluenza con il Po. L’allarme è stato lanciato direttamente dal sindaco del paese e i tecnici Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) si sono messi in azione per cercare di capire l’accaduto. Sono stati rinvenuti all’incirca un centinaio di pesci di taglia media, alcuni erano già morti mentre altri storditi e in fin di vita.

Nei giorni scorsi i tecnici dell’Agenzia Arpa si erano già mossi per una serie di interventi per morie di pesci avvenute in diversi punti del letto del Po, in particolare nella Dora Riparia e al Po del Meisino, a Torino. In quei casi, però, erano stati segnalati anche episodi di anatre e gabbiani trovati morti o in gravi condizioni.

La nota dell’Arpa

I punti che negli ultimi giorni hanno visto una moria di pesci morti o storditi sono tutti in provincia di Torino ma distanti chilometri. Tuttavia per meglio comprendere le cause di questi comportamenti insoliti l’Arpa ha deciso di fare un’indagine più approfondita.  Anche per valutare la presenza di eventuali correlazioni tra i fatti. Ecco il comunicato ufficiale pubblicato nel sito di Arpa Piemonte:

“Al fine di escludere una possibile correlazione tra i suddetti punti, comunque tra loro a distanza di chilometri, i tecnici Arpa hanno effettuato un intervento nel Rio che scorre in Chivasso. La quantità di pesci morti presenti nel corpo idrico nel tardo pomeriggio si era ridotta ma il comportamento anomalo della fauna ittica presente ha indotto i tecnici Arpa ad effettuare dei campioni ai fini di comprenderne la causa.”

Le cause della moria

Le indagini sull’accaduto sono ancora in corso ma come riporta “La Stampa”, secondo i tecnici Arpa l’inquinamento non sarebbe la causa della moria di pesci. Le cause potrebbero essere il caldo, la presenza di un’alga aliena o la siccità. La secca, infatti, può avere privato i pesci del loro naturale corso d’acqua. Questa, infatti, è una zona del Piemonte che è stata duramente colpita dalla siccità quest’estate che ha usato ingenti danni a flora, fauna e agricoltura. Tuttavia, i tecnici si riservano di terminare le indagini prima di esprimersi in merito.

Le dichiarazioni dell’Assessore all’Ambiente

Sia Fabrizio Debernardi, assessore all’ambiente del comune di Chivasso che il sindaco Claudio Castello si sono subito mossi per cercare di capire cosa fosse accaduto. È stata proprio l’Amministrazione a dare l’allarme. Alcuni pescatori della zona, inoltre, si erano attivati sin dal primo momento per cercare di salvare i pesci.

Come riportato da CronacaQui l’assessore ha dichiarato che «Non tutti i pesci sono morti, ma si tratta di un fenomeno particolare che ha fatto sì che decine migliaia di animali si ammassassero in quel tratto di Rio, probabilmente a causa della temperatura dell’acqua- […]Una così grande quantità di pesci in un ridotto specchio d’acqua potrebbe far pensare a una mancanza di ossigeno, se invece si riscontrasse una situazione di avvelenamento, anche se i pesci sono “storditi” e non morti, sarebbe molto grave».