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Tra le miniere della Valsassina e Premana, il paese dei coltelli

Andiamo in Lombardia alla scoperta delle meraviglie del sottosuolo, esplorando le miniere della Valsassina e facendo tappa presso il paese di Premana

La Valsassina è un luogo ricco di bellezze naturali, dove il paesaggio è così variegato da racchiudere l’incanto del lago e l’imponenza delle montagne. Siamo in Lombardia, a pochi chilometri da alcune delle principali città d’Italia, Milano in primis: questo è il posto ideale dove respirare a pieni polmoni pura aria di montagna, lasciandosi alle spalle lo smog e lo stress quotidiano.

Dipanandosi lungo il ramo orientale del lago di Como, la Valsassina è incorniciata dal massiccio delle Grigne e dalle Alpi Orobie. Le sue verdeggianti vallate diventano via via più aspre mentre ci avviciniamo alle montagne, senza perdere un briciolo del loro fascino. In questo territorio favoloso, tantissimi borghi graziosi sono pronti ad accogliere i turisti. Se d’inverno si trasforma in una meta rinomata per gli amanti dello sci, è in ogni periodo dell’anno che i visitatori possono trovare altre attrazioni spettacolari.

Per chi vuole scoprire i segreti del sottosuolo, immergendosi in un mondo completamente diverso, la Valsassina offre alcuni interessanti tour tra le sue miniere più profonde, scuri antri un tempo ricchissimi di materiali preziosi, che hanno fatto la fortuna di questi luoghi.

Ecco un suggestivo itinerario che, in un weekend, vi condurrà tra le meraviglie sotterranee (e non solo) di queste incantevoli vallate.

La Valsassina

Tappa 1 – Pian dei Resinelli

Il tour ha inizio da Pian dei Resinelli (nella foto in basso), un altopiano delle Prealpi lombarde da cui si gode di una vista mozzafiato sulla città di Lecco e sul lago di Como. Qui la natura è splendida e incontaminata, ed è il posto migliore dove dedicarsi a sport all’aria aperta come il ciclismo e l’alpinismo. Per grandi e piccini, c’è anche un vasto Parco Avventura dove divertirsi tra ponti tibetani e percorsi mozzafiato sugli alberi. Ma la tappa fondamentale per scoprire le peculiarità di questo luogo è il parco minerario.

L’intero altopiano è attraversato nelle sue viscere da profondi cunicoli da cui, in passato, si estraevano principalmente piombo e zinco. La storia di queste miniere risale a secoli fa: le prime testimonianze sono datate addirittura al ‘600. Rimaste attive sino alla metà del secolo scorso, da qualche anno sono tornate a vedere la luce per motivi turistici. Le gallerie, messe in sicurezza e restaurate, sono diventate meta di tantissimi curiosi (grandi e piccini). Un vero e proprio tuffo tra le tradizioni e la storia di un territorio che affascina anche nel sottosuolo.

Sono tre i percorsi principali, due dei quali sono purtroppo chiusi e visitabili solo in maniera virtuale. Resta comunque la possibilità di esplorare la miniera Anna, quella meno impegnativa e tuttavia estremamente suggestiva. Sviluppandosi infatti in orizzontale, seppur in presenza di numerosi sali e scendi dovuta alla sua conformazione su due livelli, è perfetta da visitare anche con i più piccini. È il modo ideale per andare alla scoperta di un mondo diverso, per comprendere le tecniche estrattive e per conoscere le condizioni di vita di migliaia di minatori che si sono succeduti lungo questi cunicoli.

Cosa non perdere:

  • il Parco Avventura di Pian dei Resinelli;
  • le miniere.

Pian dei Resinelli

Tappa 2 – Cortabbio

A non molta distanza dai Pian dei Resinelli, nel territorio ricadente sotto il comune di Primaluna, ci sono altre bellissime miniere da esplorare. Stiamo parlando del parco minerario di Cortabbio, che sorge in una piccola frazione adagiata ai piedi della Grigna. È proprio nelle viscere di questa montagna che si addentrano lunghe caverne da cui, a partire dalla metà dell’800, si estraeva la barite. Due sono le miniere oggi visitabili, entrambe altamente suggestive. La prima, la miniera Nuovo Ribasso, è un lungo itinerario sotterraneo di circa 2 km che conduce ad un’ampia grotta. Qui si possono ammirare i macchinari un tempo usati per l’estrazione dei minerali.

L’altra miniera, chiamata Vittoria, permette invece di esplorare la montagna con un bel percorso esterno. Potrete infatti affacciarvi sul profondo burrone nel quale sopravvivono le antiche miniere a cielo aperto. Una visita, quest’ultima, in grado di lasciare senza fiato per la maestosità dell’opera umana e della natura. Dopo esservi concessi un tour del sottosuolo, non dimenticate di fare un giro tra le viuzze di Primaluna (nella foto in basso). Il borgo è infatti una bellezza medievale che racchiude tesori preziosi come l’antica dimora della famiglia Della Torre e i ruderi di una vecchia fortificazione, un tempo appartenente al castello di Pieve – era il più antico della Valsassina.

Cosa non perdere:

  • le miniere di Cortabbio;
  • il borgo di Primaluna.

Primaluna

Tappa 3 – Premana

L’ultima tappa di questo splendido itinerario è il paesino di Premana (nella foto in basso). Abbiamo fin qui visto quanto l’estrazione mineraria sia stata importante per questa storica regione, e sono molti i borghi che hanno proliferato grazie alle attività ad essa correlate. Proprio la comunità di Premana ne è un interessante esempio: conosciuto anche come il “paese dei coltelli”, deve la sua fama all’abbondante uso dei minerali che i suoi abitanti fecero in passato. Il borgo è situato in posizione impervia, abbarbicato tra le montagne nel cuore della Valvarrone. È cinto alle spalle da imponenti vette appartenenti alle Alpi Orobiche, e offre un panorama davvero meraviglioso.

Passeggiare tra le sue stradine è come fare un viaggio indietro nel tempo: nel centro storico tutto è conservato come nel medioevo, incluso un ampio porticato e il suggestivo forno pubblico. Per i più curiosi, il Museo etnografico di Premana è tappa da non perdere. Qui si possono riscoprire le antiche tradizioni di un popolo da sempre profondamente legato al territorio, ma anche le testimonianze della fiorente attività artigianale e industriale che ha avuto (e che tuttora ha) luogo nel paese. La ricca presenza di filoni di ferro nei dintorni ha reso Premana una comunità ampiamente dedita alla lavorazione di questo minerale.

L’attività di produzione di numerosi oggetti in ferro ha avuto inizio nientemeno che nel ‘200, e anche se a fasi alterne il paese non ha mai smesso di portare avanti questa sua caratteristica distintiva. Ancora oggi è conosciuto per la realizzazione di prodotti quali coltelli e forbici – e più in generale di articoli da taglio. Un’attività che ha permesso anche a piccole realtà come botteghe familiari di esportare in tutto il mondo la propria eccellenza.

Cosa non perdere:

  • il centro storico di Premana;
  • il Museo etnografico;
  • le botteghe di artigiani.

Premana