La Milano "segreta" e i suoi luoghi nascosti
Sotto le guglie del Duomo ci sono sorprese sconosciute anche agli stessi abitanti di Milano, che spesso ignorano alcune perle nascoste in pieno centro storico a due passi dalla Madonnina e dal Castello Sforzesco. Viuzze, palazzi che custodiscono vere collezioni d’arte, chiese anonime soltanto all’apparenza.
Ecco un itinerario di 3 giorni alla scoperta della Milano “meno nota”.
Giorno 1: dal Duomo alla via Torino più insolita
Per il primo giorno alla scoperta dei luoghi insoliti e poco conosciuti di Milano, si parte da un simbolo ultra noto: piazza del Duomo. Ci si sposta verso Palazzo Reale (guardando la Madonnina, a destra) e si imbocca l’omonima via Palazzo Reale, poi via Larga e via S. Antonio, dove si trova la chiesa di S. Antonio Abate. All’esterno potrebbe non catturare l’interesse perché abbastanza semplice, ma varcato l’ingresso si manifesta la meraviglia che non ti aspetti: un vero gioiello barocco, con capitelli, decori e affreschi splendidi (nella foto in basso, un particolare della volta).
Si prosegue verso Largo Richini, e si arriva alla Ca’ Granda: il cortile seicentesco dell’ex Ospedale Maggiore, se aperto anche non in occasione della settimana del design e Fuorisalone, merita una visita.
Uscendo dalla Ca’ Granda, ci si dirige verso Porta Romana, fino a piazza Missori. Qui è d’obbligo una visita alla cripta di San Giovanni in Conca, per poi proseguire verso piazza Sant’Alessandro, uno dei luoghi più vivi e belli del centro storico. Da qui si punta verso via Torino: in una traversa si incrocia S. Maria presso S. Satiro, con lo spettacolare trompe l’oeil del Bramante, da immortalare assolutamente: un illusione ottica che allunga la navata della chiesa.
La vicina Via Torino è destinazione ideale per qualche ora di shopping dopo la passeggiata del mattino. I luoghi meno conosciuti, tuttavia, non si palesano sulla direttrice (parecchio trafficata) di negozi e locali, ma alle sue spalle. C’è tutto un reticolo di viuzze e piazze che portano sino a via Meravigli. Se non siete mai stati in zona, suggeriamo una deviazione verso la basilica di S. Ambrogio: allungherete l’itinerario di una manciata di ore, ma ne varrà la pena.
Ma torniamo alle spalle di via Torino: piazzette splendide, sontuosi palazzi borghesi, e resti romani. Da non perdere, i resti romani dell’epoca dell’imperatore Massimiano (III secolo d.C.) in via Circo, e quelli del palazzo Imperiale in via Brisa, con la torre dei Gorani di fianco.
Da non perdere:
- Chiesa di S. Antonio Abate
- Cripta di San Giovanni in Conca
- S. Maria presso S. Satiro, e il trompe l’oeil del Bramante
- Resti romani dietro via Torino
Giorno 2: la Cappella Sistina di Milano e Brera
Il secondo giorno alla scoperta dei tesori nascosti nel centro di Milano parte da via Meravigli. Qui è assolutamente da vedere un gioiello di rara bellezza: la chiamano la “Cappella Sistina di Milano“. Stiamo parlando della chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore (sotto, nella foto). Anche in questo caso, la facciata anonima nasconde la meraviglia: affreschi, volte, opere di Bernardino Luini e i suoi allievi, e il coro delle Monache. Una chiesa piccola, ma davvero maestosa al suo interno.
Dopo aver scoperto questo gioiello che pochi conoscono, si punta verso il Castello Sforzesco, per una tranquilla passeggiata prima del pranzo in uno dei locali del centro in cui gustare il famoso risotto alla milanese, rigorosamente con l’ossobuco in accompagnamento, i mundeghili (le tradizionali polpette di carne) o l’orecchia di elefante, ossia la nota cotoletta alla milanese fritta nel burro e dalle dimensioni più che generose.
Si riprende il tour: da via San Giovanni sul Muro, si giunge in largo Cairoli, poi in Foro Bonaparte, via Madonnina e via Fiori Chiari. Siamo nel cuore di Brera, quartiere bohemienne, che pullula di artisti e belle botteghe storiche. Il palazzo di Brera merita una visita, così come i suoi cortili e la Pinacoteca di Brera. Sono due, in questa splendida zona di Milano, le chicche inaspettate: l’Orto botanico, nascosto tra le gallerie e i cortili del palazzo, e il Museo astronomico, in cui ammirare anche il telescopio di Schiaparelli. Al calar del sole è bello perdersi tra le viuzze e le piazze di Brera.
Da non perdere:
- Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore
- Il palazzo di Brera
- Orto botanico e il Museo astronomico di Brera
Giorno 3: Palazzi e residenze d’autore
L’ultima tappa dell’itinerario alla scoperta della Milano segreta parte da via Manzoni. Un susseguirsi di palazzi maestosi con imponenti portoni, dove spesso, sbirciando attraverso l’atrio o un cancello, si riescono a scorgere viste su giardini e cortili incantevoli. Qui ci sono due luoghi che meritano una visita: sono le case-museo Bagatti Valsecchi e Poldi Pezzoli, in cui ammirare quadrerie dell’Ottocento, smalti, armi, arazzi, e vetrate. Tra le preziosità della collezione Poldi Pezzoli, si possono trovare addirittura opere di Botticelli e Piero della Francesca.
Si punta verso piazza Belgioioso dove si trova la casa in cui ha vissuto Alessandro Manzoni, opera di Giuseppe Piermarini (l’architetto neoclassico che progettò la Scala).
Proseguendo verso San Fedele (nella foto sotto), non si può non visitare la sua chiesa, bell’esempio della cultura cinquecentesca di Milano. Da non perdere: la cripta, la sacrestia, la “cappella delle ballerine” e un museo di dipinti con opere d’arte che spaziano dal XIV secolo al presente, ossia la storica Galleria d’Arte San Fedele, che vanta collaborazioni con Carlo Carrà, Mario Sironi, Lucio Fontana.
Dopo la tappa alla scoperta dei tesori di San Fedele, la direzione è quella verso casa degli Omenoni (o Palazzo Leoni Calchi), che si trova proprio dietro la chiesa, con gli otto imponenti telamoni sulla facciata (nella foto di copertina).
Terminata la visita, è possibile fare ritorno in Piazza del Duomo, e da qui, per chi ha ancora tempo e desiderio di scoperta, proseguire verso San Babila sino a via Serbelloni, dove si trova il primo citofono di Milano. A forma di grande orecchio (alto 70 centimetri) è possibile vederlo sulla facciata di Palazzo Sola Busca, al civico 10 della via che conduce a Porta Venezia e costeggia i meravigliosi giardini di Palestro o Giardini Indro Montanelli, altro luogo in cui vale la pena di addentrarsi.
Da non perdere:
- Case-museo Bagatti Valsecchi e Poldi Pezzoli
- Casa Alessandro Manzoni in piazza Belgioioso
- Chiesa di San Fedele e Galleria d’Arte
- L’orecchio di Palazzo Sola Busca
- Una passeggiata ai giardini di Palestro
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