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A Milano in vendita mini case come quella di Pozzetto: i prezzi

A Milano ci sono 46 mini case in vendita come quella di Renato Pozzetto nel film 'Il ragazzo di campagna': ecco dove si trovano e quanto costano

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Renato Pozzetto

Dai film alla vita reale, il passo è breve: a Milano sono in vendita delle mini case come quella della scena cult de ‘Il Ragazzo di campagna’ interpretata da Renato Pozzetto, in cui l’attore, alla ricerca di un’abitazione, si ritrova in una casa minuscola e senza finestre.

Il paragone con lo sketch del film degli anni Ottanta potrebbe sembrare severo, ma come riferito dal ‘Corriere della Sera’, a Milano si trovano attualmente in vendita 46 monolocali con superficie pari o inferiore ai 20 metri quadrati. Negli annunci immobiliari, la fantasia non manca: per definirli vengono usati termini come “soluzione abitativa originale”, “charmant” e “occasione imperdibile di investimento”.

Milano, in vendita le mini case come quella di Pozzetto

In via Cadore c’è un appartamento di 18 metri quadrati in vendita a 276.000 euro: la media è di 15.333 euro al metro quadrato, ai livelli di zone più centrali della metropoli meneghina, indicata come una delle migliori città europee dove investire in immobili.

L’abitazione di via Cadore, tra le “mini” in vendita, è quella con il prezzo più alto a metro quadrato, ma il record assoluto va a un monolocale in corso Genova in vendita a 295.000 euro. L’appartamento in questione si trova al pian terreno, è già arredato e viene presentato come immobile di lusso: per la vicinanza con la Cattolica, una delle migliori università per prospettiva di guadagno, lo rende ideale anche per gli affitti agli studenti.

Tra gli annunci immobiliari ci sono due immobili da 20 metri quadrati in vendita al prezzo di 250.000 euro, poco distanti tra di loro: il primo si trova tra piazza Libra e via Montenero, è al quinto piano ed è servito dall’ascensore; il secondo è situato in zona Cadore al terzo piano con ascensore e viene indicato ideale per affitti di breve durata.

A Milano, costantemente ai primi posti delle classifiche dedicate alle città d’Italia con i prezzi più alti delle case, si trovano mini appartamenti che costano meno di quelli appena citati, molti dei quali al di sotto della soglia dei 100.000 euro: a Dergano, per esempio, c’è un immobile di 18 metri quadrati offerto a 97.00 euro; la zona risulta comoda per gli studenti che frequentano la Bovisa, un fattore che potrebbe attrarre un determinato target di inquilini.

Costa 95.000 euro, invece, una mansarda da 15 metri quadrati in vendita in zona Giambellino, mentre tra i monolocali più economici in vendita all’asta se ne trova uno di 18 metri quadrati in zona Mercenate: la base d’asta parte da 57.500 euro.

Appartamenti mini in vendita: la parola dell’esperto

Il regolamento edilizio di Milano prevede che un monolocale, per essere giudicato abitabile, deve avere una dimensione minima di 28 metri quadrati: alcuni di quelli in vendita non riescono a soddisfare tale requisito. Per fare chiarezza su questa situazione, il ‘Corriere della Sera’ ha interpellato un esperto in materia, il notaio milanese Filippo Salvo:

“La data discriminante è il 18 luglio 1975, quando è entrato in vigore, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il dm 5/7/1975 sulle norme igienico sanitarie – ha spiegato il notaio – se l’immobile di cui si propone la vendita è nello stesso stato in cui si trovava prima dell’entrata in vigore del decreto, si può vendere liberamente e anche abitare. Il comune può chiedere di verificare che davvero l’abitazione fosse in quello stato”.

Il notaio ha inoltre precisato: “Se non si riesce a dimostrare che la abitazione era così in origine, sorgono problemi, in quanto l’entrata vigore del dm del 1975 rende inderogabile la misura di 28 metri quadrati, anche se la nuova unità ha subito successive modifiche della pianta originaria. In questa ipotesi la casa si può vendere, ma in caso di verifica verrebbe giudicata non abitabile dal Comune e il notaio deve spiegare al cliente le conseguenze a cui si espone in caso di acquisto”.