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La luce di Michelangelo: svelati i segreti del Mosè restaurato

Il video "La luce di Michelangelo" svela dettagli inediti sul Mosè realizzato da Michelangelo Buonarroti e presente nella Tomba di Giulio II.

Il Ministero della Cultura ha diffuso un’anteprima di un video che racconta con immagini davvero emozionati gli studi eseguiti sulla Tomba di Giulio II. L’opera che ospita al centro una monumentale statua di Mosè è stata realizzata da Michelangelo Buonarroti e pare abbia celato per secoli dei dettagli davvero suggestivi.

“La luce di Michelangelo”

Si intitola “La luce di Michelangelo”, il racconto che il Ministero della Cultura ha condiviso nei social per narrare le caratteristiche della Tomba di Giulio II. Questo monumento sepolcrale è stato realizzato nel Cinquecento da Michelangelo Buonarroti e si trova nella Basilica di San Pietro in Vincoli a Roma. Al centro del mausoleo è possibile ammirare una statua del Mosè affiancata dalle figure femminili di Rachele e Lia.

Interventi di restauro e anni di studi hanno portato gli esperti a dire che Buonarroti ha studiato l’opera in modo tale che la luce naturale possa donare al gruppo scultoreo un rinvigorimento sia del valore estetico che di quello spirituale.

Il timelapse realizzato dall’Ufficio Stampa del Ministero mostra come i raggi del sole entrino tramite le finestre della Basilica e illuminino l’opera esaltando il Mosè posto al centro e anche tutti gli altri elementi. Con il passare dei minuti, infatti, la posizione del sole fa sì che il fascio di luce che entra vivacizzi parti diverse del gruppo scultoreo creando singolari fenomeni visivi.

Gli approfondimenti su questo progetto hanno, quindi, messo in evidenza il rapporto intrinseco tra arte e luce che Michelangelo stesso aveva già studiato e sfruttato nel Cinquecento.

La Tomba di Giulio II

Situata presso la Basilica di San Pietro in Vincoli, la Tomba di Giulio II fu commissionata dallo stesso Papa a Michelangelo nel 1505. Tuttavia diverse vicissitudini fecero slittare la data di inizio lavori e il monumento funebre fu completato solo nel 1545.

L’opera finale che tuttora possiamo ammirare è senza dubbio monumentale, ma sembra lontana dal mausoleo che Michelangelo pare avesse ideato quarant’anni prima. La parte inferiore del monumento funebre vede al centro la figura di Mosè considerato l’elemento primario dell’opera.

Il profeta è stato rappresentato seduto con la testa rivolta a sinistra e con in mano le tavole della Legge. Ai lati di Mosè si trovano le statue di Rachele e Lia, due figure che simboleggiano la vita contemplativa e la vita attiva.

La parte superiore del monumento, che pare sia stata terminata da altri artisti sotto la gestione di Michelangelo, vede la presenza di quattro figure: la Madonna col Bambino, il Profeta, la Sibilla e la figura di Giulio II disteso.