Alla scoperta del Lago Maggiore e delle Isole Borromee
Il Lago Maggiore è una vera bellezza, tra piccoli borghi, paesaggi naturali e le incantevoli Isole Borromee: andiamo alla scoperta di questo tesoro
Le sue splendide acque turchesi riflettono piccoli borghi e imponenti montagne, regalando un panorama incredibile: il Lago Maggiore, al confine tra Piemonte e Lombardia, è meta di tantissimi turisti che apprezzano i suoi paesaggi graziosi da cartolina. Perché non concedersi un bel tour alla scoperta delle sue perle nascoste? Da Verbania ad Angera, passando per le incantevoli Isole Borromee: ecco un viaggio indimenticabile.
Giorno 1 – Verbania
Il tour sul Lago Maggiore parte da Verbania, splendida cittadina affacciata sulle sue placide acque. È nella turistica frazione di Intra che si snoda lungo una bellissima passeggiata che costeggia il lago, immersa nel verde di deliziosi oleandri e profumatissime magnolie. Addentrandosi un po’ nel suo centro storico, è possibile percorrere stretti viottoli che conducono sino alla Basilica di San Vittore, un incantevole edificio di origini antichissime che custodisce al suo interno pregiate opere d’arte.
Proseguendo lungolago verso Pallanza, un’altra storica frazione di Verbania, ecco spuntare una delle attrazioni più amate della città. Stiamo parlando di Villa Taranto e dei suoi meravigliosi giardini (nella foto in basso), un’enorme distesa rigogliosa che si affaccia sulle acque turchesi, offrendo una vista mozzafiato. L’intero complesso è risalente alla seconda metà dell’800 ed è passato di mano in mano sino a diventare di proprietà dello Stato Italiano. Se oggi la villa non è visitabile, in quanto ospita la Prefettura, i suoi giardini sono sede di un ricchissimo orto botanico in cui immergersi, tra profumi e colori incredibili.
Un’altra tappa imperdibile a Verbania è un vero monumento di rara bellezza: il Sacro Monte di Ghiffa è un complesso religioso dedicato alla Santissima Trinità, immerso nel verde e con uno splendido affaccio sul Lago Maggiore. La chiesa, arrampicata tra i boschi sulle prime alture che cingono alle spalle lo specchio d’acqua, appartiene ad una riserva naturale che si estende lungo le pendici del Monte Cargiago. Qui si snodano numerosi sentieri perfetti per chi ama il trekking o, semplicemente, le lunghe camminate nella vegetazione lussureggiante.
Da non perdere a Verbania:
- la Basilica di San Vittore;
- Villa Taranto e i suoi giardini;
- il Sacro Monte di Ghiffa con vista sul lago.
Giorno 2 – Stresa
Lasciata Verbania alle spalle, la seconda giornata è dedicata al borgo di Stresa. Si tratta di una delle principali mete turistiche sul Lago Maggiore, apprezzata moltissimo anche dagli stranieri. Qui possiamo infatti trovare molti hotel e ristoranti, ma anche graziosi negozi di souvenir e di prodotti tipici. Passeggiando tra le viuzze del centro storico, si possono ammirare splendide ville storiche e piccole chiesette antiche. Mentre, affrontando la lunga passeggiata che costeggia lo specchio d’acqua, ci si lascia andare all’atmosfera lacustre. Da qui si scorgono le Isole Borromee, un piccolo arcipelago che affiora dal lago proprio di fronte a Stresa. È dal suo porticciolo che partono numerosi traghetti per andare alla scoperta di questi gioielli immersi nel turchese.
La prima tappa è l’Isola Bella, quasi interamente occupata dal Palazzo Borromeo e dai suoi incantevoli giardini. L’edificio, risalente al ‘600, è un vero capolavoro barocco voluto dalla famiglia Borromeo. Al suo interno vi sono sale riccamente arredate e decorate, che in tempi passati ospitarono molte personalità importanti, tra cui Napoleone Bonaparte e sua moglie Giuseppina, così come eventi storici quale l’incontro tra Mussolini, Pierre Laval e Ramsay MacDonald, in quella conosciuta come la conferenza di Stresa. Punto forte dell’isola è sicuramente il giardino all’italiana che circonda il palazzo, tra deliziose piante esotiche e bellissimi pavoni bianchi in libertà.
La seconda tappa è la piccola Isola dei Pescatori (nella foto in basso), conosciuta anche con il nome di Isola Superiore. È l’unica a essere stabilmente abitata, come testimonia la manciata di casette che si affaccia proprio sul lago. Lungo i suoi vicoletti vi sono molti negozi di artigianato locale, dove acquistare piccoli oggetti ricordo, ma anche alcuni ristoranti dove godere di un buon pranzo. Sul versante occidentale dell’isola c’è una bella area verde che accoglie i turisti desiderosi di riposarsi un po’ al sole o di bagnarsi nelle tranquille acque lacustri.
Infine, si riparte per l’Isola Madre, che è la più grande dell’arcipelago e la più lontana dalla costa. Qui è la natura incontaminata a farla da padrone: oltre ad un palazzo nobiliare, vi trova infatti spazio un enorme giardino all’inglese che rappresenta uno dei patrimoni botanici più suggestivi d’Italia. In precedenza il terreno era destinato ad agrumeto, ma da alcuni secoli accoglie decine di piante provenienti da ogni angolo del globo, nonché fiori tropicali dai colori strepitosi.
Da non perdere a Stresa:
- il delizioso lungolago;
- l’Isola Bella e il suo Palazzo Borromeo;
- l’Isola dei Pescatori;
- l’Isola Madre e i suoi enormi giardini.
Giorno 3 – Arona e Angera
Per l’ultimo giorno di questo tour sul Lago Maggiore, il programma prevede l’esplorazione dello splendido borgo di Arona. Il suo centro storico è un coacervo di stradine fiancheggiate da casette in pietra e da antichi edifici, dove si respira davvero un’atmosfera intrisa di arte e cultura. Una delle tappe imperdibili è Piazza del Popolo, che si affaccia direttamente sull’acqua ed è da secoli punto di ritrovo per gli abitanti del paese. Da qui si può proseguire passeggiando lungo il belvedere che costeggia il lago, tra fioriture eccezionali e vetrine tutte da ammirare.
Sulle primissime colline che cingono Arona alle spalle, ci sono varie attrazioni da scoprire. La prima è la Rocca Borromea, un’antica fortificazione longobarda distrutta purtroppo nell’800. Oggi non restano che alcune rovine, attorno alle quali è nato un parco pubblico molto frequentato da residenti e turisti. Sulla vetta della collina, invece, sorge il Colosso di San Carlo Borromeo (nella foto in basso). La statua, alta oltre 23 metri, è internamente caratterizzata da una scala che conduce sino alla testa: dai fori degli occhi e delle orecchie si gode di un panorama mozzafiato sul lago.
Come ultima tappa, bisogna cambiare sponda e attraversare il confine tra Piemonte e Lombardia. È in quest’ultima regione che si trova Angera, piccolo paesino famoso per la sua Rocca (è la gemella di quella di Arona, ma non ha avuto il suo stesso triste destino). La fortificazione è infatti ancora oggi in ottime condizioni e ospita al suo interno molte sale storiche affrescate in maniera deliziosa. Inoltre vi si trova il Museo della bambola e del giocattolo, che ripercorre la storia del gioco dalle sue antiche tradizioni. Infine, non resta che visitare il Giardino Medievale della Rocca, realizzato in un passato non troppo lontano con l’obiettivo di ricreare gli ambienti naturali del medioevo.
Da non perdere ad Arona e ad Angera:
- il centro storico di Arona;
- le rovine della Rocca Borromea;
- il Colosso di San Carlo Borromeo;
- la Rocca di Angera e il suo Giardino Medievale.
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