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L'hotel nero di Milano è un "caso": accuse e minacce

Il total black della facciata dell’hotel Demidoff, in pieno centro a Milano, scatena le polemiche del vicinato e sui social: esplode il caso

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Il Demidoff Hotel di via Plinio, a Milano

Le polemiche sono iniziate ancora prima che i lavori di tinteggiatura fossero terminati: la scelta di dipingere di nero un intero palazzo in pieno centro a Milano ha sollevato sin da subito gli animi dei residenti.

La proprietaria del Demidoff hotel di via Plinio, intervistata dal ‘Corriere della Sera’, difende la sua scelta: “In molti sono arrivati a dire che avevamo distrutto la facciata. in realtà ne abbiamo solo cambiato il colore”.

La polemica sull’hotel nero a Milano

Nicole Chiappini è la giovane proprietaria del Demidoff hotel di Milano. L’erede della famiglia che gestisce l’albergo di via Plinio sin dal 1986, colpita da polemiche e proteste sin da subito, difende la scelta di aver adottato il nero per la facciata del suo hotel.

L’idea, racconta la proprietaria del Demidoff al ‘Corriere della Sera’, risale al marzo del 2021: bloccata per mesi negli Stati Uniti a causa del lockdown, l’imprenditrice torna in Italia con l’idea di “adottare un colore scuro” per l’hotel milanese.

I lavori di tinteggiatura si concludono nel giugno dello stesso anno. “Le proteste sono partite da subito” racconta Chiappini. L’onda d’odio “è subito cresciuta sui social, dove gli attacchi si sono moltiplicati nel giro di poche settimane. E purtroppo era solo l’inizio”.

Diversi gruppi Facebook, alcuni dei quali poi querelati dal legale di Chiappini, hanno raccolto il malcontento dei milanesi, secondo i quali il nuovo Demidoff è “un obbrobrio” e “sembra un palazzo uscito da un incendio”. Molti sostengono che la proprietà abbia letteralmente “distrutto” la facciata del palazzo liberty, ma come sottolinea la proprietà “in realtà ne abbiamo solo cambiato il colore”.

Il palazzo che ospita il Demidoff non è soggetto a vincolo paesaggistico o della sovrintendenza, spiegò a suo tempo Massimo Scarinzi, Assessore alle Attività Produttive del Municipio 3 del Comune di Milano, affermando di fronte all’imperversare delle segnalazioni che “per questo tipo di colorazioni non è richiesta alcuna autorizzazione comunale”.

Le proteste sono arrivate a manifestarsi come aperte minacce alla proprietaria dell’hotel. Nicole Chiappini racconta ancora al ‘Corriere della Sera’: “Io stessa ho ricevuto minacce di morte, anche con telefonate nel cuore della notte”. Cè, però, anche chi apprezza la scelta dell’hotel nero: “Per molti turisti il colore del Demidoff è diventato un’attrazione”, dicono dalla reception.

La storia del palazzo dell’hotel nero di via Plinio

Il palazzo dove sorge l’hotel Demidoff fu costruito nel 1931 per una scommessa, su un appezzamento di terra che si sosteneva fosse troppo piccolo per poterci edificare un palazzo: da qui la caratteristica forma a “ferro da stiro” del Demidoff, all’angolo di Via Plinio e Aldrovandi.

Il palazzo, tipicamente liberty, fu progettato dall’architetto Egidio Corti, lo stesso autore dell’Edificio delle Scuderie Bocconi e delle Case della Banca Popolare in via San Paolo.

Negli anni Ottanta l’hotel si chiamava Plinius, disponeva di venti camere ed era classificato come albergo a una stella. Oggi conta 43 camere, alcune delle quali mantengono lo stile liberty del palazzo, mantenuto anche nella scalinata interna.
La colorazione total black del Demidoff segna un prima e un dopo nella storia dell’hotel milanese, che oggi spicca tra i palazzi liberty di via Plinio.

Non si tratta comunque dell’unico palazzo nero di Milano: non troppo lontano dal Demidoff, in via Archimede, ci sono per esempio quelli che sono stati ribattezzati i “Black Twins”, due vecchie fabbriche oggi convertite in un ambiente urbano contemporaneo completamente nero.