Milano segreta e curiosa tra leggenda e mistero
Milano, oltre a essere la città del business per antonomasia, è in grado di offrire numerose curiosità che, spesso e volentieri, sfociano nell'insolito e nell'arcano.
Tra leggenda e mistero. Una città ben diversa da quell’immagine di metropoli europea e centro nevralgico degli affari e del business che negli anni si è conquistata.
Il secondo volto di Milano è sotto gli occhi di tutti, almeno di quel pubblico particolarmente attento ai dettagli che, difficilmente, possono sfuggire ai turisti distratti, attenti solo alla magnificenza dei suoi monumenti più famosi.
Ben lontana dalla fama di città esoterica per eccellenza attribuita alla sua “cugina” del Nord Torino, Milano è in grado di offrire numerose curiosità che, spesso e volentieri, sfociano nell’insolito e nell’arcano.
Iniziamo dalle vie del centro e, in particolar modo, dalla ben nota Basilica di San Ambrogio, luogo assai caro non solo ai milanesi doc ma a tutti coloro che hanno nel cuore la storia della cristianità intera, di cui Milano occupa una porzione di tutto riguardo.
Ebbene, non molti sanno che, proprio sul lato sinistro della parte antistante alla cattedrale di epoca romana, esiste una colonna corinzia denominata “Colonna del Diavolo”: la colonna è caratterizzata dalla presenza di due piccoli fori che, stando alla leggenda, non sarebbero altro che il risultato dello scontro tra Sant’Ambrogio e il demonio in persona. La tradizione vuole che infilando le proprie dita in quei fori si venga purificati da eventuali maledizioni e malocchi. Ma non solo. Oltre a un evidente odore di zolfo, dai due fori scaturirebbero anche grida e lamenti provenienti direttamente dagli inferi. Sempre rimanendo nella basilica del Santo patrono del capoluogo lombardo, un’altra curiosità balza agli occhi dei visitatori più attenti: sulla parte destra della facciata appare infatti una misteriosa scacchiera, composta da sette caselle per lato, con al di sotto tre strane sottolineature bianche. Un elemento oltre che insolito anche unico per una chiesa, la cui interpretazione lascia adito alle più fantasiose spiegazioni.
Continuando per le vie del centro cittadino, non dopo aver fatto una tappa nella bellissima cattedrale di Sant’Eustorgio dove la tradizione vuole siano state conservate le reliquie dei tre Re Magi poi traslate nel Duomo di Colonia dal Barbarossa nel 1164, ci si imbatte nella grande piazza Vetra; piazza in cui vennero arse sul rogo diverse streghe, tra cui la più nota Caterina de Medici. Una curiosità: il tribunale dell’inquisizione che si occupò di condannare le sventurate aveva sede all’interno della cattedrale di Santa Maria delle Grazie, famosa in tutto il mondo per custodire il meraviglioso Cenacolo di Leonardo Da Vinci. Leonardo Da Vinci la cui presenza è ben sentita in molte parti della città: dal suo Codex Antlanticus custodito nella Biblioteca Ambrosiana fino alle chiuse del Naviglio Grande. Anche qui una curiosità: nella grande Sala degli Affreschi custodita nell’attuale sede della Società Umanitaria, vi è un grande affresco attribuito a un allievo del grande genio fiorentino in cui nella scena della Crocifissione compare il Santo Graal trattenuto nelle mani di un angelo mentre la lancia di Longino trafigge il costato di Gesù. E non è poi forse un caso che, proprio di fianco ai chiostri dell’Umanitaria, sia situata una chiesa di chiare origini templari.
Continuando a passeggiare per il centro, si arriva poi ovviamente alla grande piazza Duomo sovrastata dalla grande cattedrale di Santa Maria Nascente: il Duomo di Milano, pullula davvero di misteri e stranezze, tra cui un’antica leggenda per cui, proprio al di sotto della chiesa madre, sia custodito un grande tesoro nascosto in epoca medioevale proprio dai cavalieri templari.
Tra i tanti simboli esoterici presenti all’interno della grande cattedrale di Milano, ve n’è uno in particolare che merita di essere ricordato: una striscia che, illuminata dalla luce del sole che penetra attraverso un apposito foro praticato nella volta del Duomo, indicherebbe i due solstizi d’estate e d’inverno e la posizione del Sole durante tutto l’anno.
Il fascino del Duomo continua poi nei suoi sotterranei, ricchi di storia e cultura ma, soprattutto, di mistero: un fascino che sembra quasi non finire, estendendosi per metri e metri, tanti quanti la lunghezza dei tunnel e dei cunicoli che caratterizzano il sottosuolo meneghino.
Un’ultimissima curiosità che più ci avvicina ai giorni nostri: chi si trova a transitare nella grande piazza della Repubblica non può fare a meno di notare degli strani fori presenti nei lampioni posti al centro delle carreggiate. Si tratta dei fori provocati dalle schegge delle bombe cha hanno distrutto Milano nel tragico bombardamento dell’estate del 1943: fori che non sono il frutto di una dimenticanza, ma un segno voluto per ricordare ai milanesi la disperazione di quei giorni.
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