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Il senso più importante per gli italiani? Lo svela una ricerca

Una ricerca effettuata da Human Highway indaga le preferenze degli italiani a livello sensoriale, individuando il senso che maggiormente li appaga

Gusto

Oltre il 90% degli italiani concorda nel dire che il piacere sta nelle cose semplici, che le cose più belle sono offerte dalla natura e che bisogna sempre provare a godere di ciò che si ha. In particolare se si tratta di gusto. È quanto emerge da una ricerca condotta da Human Highway per mela envy™, che ha voluto indagare su come gli abitanti dello Stivale si approccino alle esperienze sensoriali nella loro vita quotidiana.

Il gusto è il senso più importante per gli italiani

Ciò che è emerso dalla ricerca è che, quando si tratta di piacere intenso, per gli italiani il senso più importante è il gusto. La parola “gusto” è, infatti, la prima che gli italiani associano spontaneamente alla parola “piacere” (seguono appagamento, amore e bellezza). Questo nonostante sia invece la vista il senso considerato di base il più importante, seguita dall’udito. Per il 95% dei rispondenti al sondaggio, comunque, basta anche solo il profumo per provare sensazioni straordinarie.

Il cibo ai primi posti tra le fonti di piacere per gli italiani

Non stupisce dunque che una delle cose da cui gli italiani traggono più piacere, in modo concreto, sia il cibo. Contrariamente a quanto si possa pensare, anche sel il made in Italy resta un’eccellenza, l’85% del campione cui è stato sottoposto il sondaggio ha risposto di trarre appagamento anche dal provare cibi dai gusti nuovi e particolari (in particolare tra i giovani under 34). La maggior parte pensa che la natura offra già prodotti eccezionali, deliziosi da mangiare così come sono e pieni di sapore. E infatti solo il 42,3% ritiene che un piatto debba essere complesso e ricco di ingredienti per piacergli o che, per essere davvero gustoso, debba essere composto da ingredienti pregiati (46,2%).

Gli italiani sembrano inoltre avere riscoperto anche la natura e le cose semplici. Il 90% del campione prova piacere nello stare all’aria aperta, e l’’82% del campione esplicitamente che, dopo i due anni di pandemia, adesso è più facile trovare cose piacevoli nella quotidianità, e solo un italiano su due ritiene che una cosa, per essere piacevole, debba essere raffinata.

L’esperienza dal vivo stravince su quella online

A questo si aggiunge la considerazione per le esperienze dal vivo e per quelle online, “deflagrate” con la pandemia”: se un buon 70% degli intervistati ritiene di avere, grazie alla Rete, una finestra aperta sul mondo per vivere esperienze coinvolgenti, la maggior parte della popolazione (94%) ritiene che sia decisamente meglio fare le cose dal vivo piuttosto che attraverso uno schermo.

Il 77% degli intervistati ritiene, anzi, che gli schermi siano un muro fra le persone che non permette di vivere pienamente le proprie emozioni. Una affermazione condivisa però soltanto dal 62,6% degli under 25. Sempre nella fascia d’età sotto i 25 anni si nota il maggiore scostamento su questo specifico argomento: per il 51,8% di loro un’esperienza online può essere appagante quanto una vissuta dal vivo. La principale motivazione ha proprio a che fare con i sensi: per tutti, un grosso limite sembra essere dovuto proprio alla soddisfazione dei cinque sensi, in particolare gusto e olfatto, visto che meno di un rispondente su due, quando vede qualcosa sul web, riesce a immaginarne profumo e sapore.