Formaggio "obbligatorio" nei ristoranti italiani: la proposta
Non più un mero accompagnamento, ma protagonista principale della cena: il governo propone di far diventare il formaggio"obbligatorio" al ristorante
Tra i tanti prodotti d’eccellenza in Italia ci sono anche i formaggi, che però vengono spesso relegati ad un ruolo di secondo piano, come mero accompagnamento. Un’abitudine che, secondo il Ministro Francesco Lollobrigida, andrebbe cambiata quanto prima. Tanto che il governo ha in mente di introdurre l’obbligo, per i ristoratori, di proporre almeno un piatto in cui il formaggio sia protagonista. Ecco che cosa sappiamo.
Formaggio, un’eccellenza Made in Italy
Dalla Mozzarella di Bufala Campana al Parmigiano Reggiano, passando per il Pecorino Romano e il Gorgonzola: l’Italia vanta una grande produzione di formaggi di ogni tipo, dal Nord al Sud. Alcuni di questi prodotti hanno ottenuto il riconoscimento DOP o IGP, a tutela del loro sapore autentico e dell’antica arte attraverso cui vengono ottenuti.
Sarebbe un vero peccato continuare a non valorizzare questo immenso patrimonio lattiero-caseario, proprio come stiamo facendo ora. A parte qualche piccola eccezione, infatti, i formaggi nel nostro Paese continuano ad avere un ruolo secondario. Vengono utilizzati come condimento, per arricchire altri piatti o solo per accompagnamento, trovando al massimo la sua espressione in un tagliere con salumi misti.
Ed è un’abitudine che dovremmo cambiare, o almeno così la pensa Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare. Nasce così un’iniziativa alquanto particolare, che prevede l’obbligo per i ristoratori italiani di proporre almeno un piatto che abbia al centro proprio il formaggio. L’idea è arrivata al Vinitaly di Verona, dove il Ministro si è recato in visita nei giorni scorsi.
La proposta di rendere il formaggio “obbligatorio”
Presso lo stand di Gambero Rosso, al Vinitaly di Verona, il Ministro Lollobrigida ha rivelato il suo ultimo progetto in campo alimentare: “Sto facendo un ragionamento con la ristorazione, sia con Confcommercio che Confesercenti. Vorrei imporre un piatto dedicato al formaggio nel menù degli esercizi di ristorazione. Non il formaggio che accompagna, ma il formaggio che è il piatto, ricalcando un po’ il modello francese”.
In Francia, in effetti, i formaggi hanno un ruolo di primo piano e vengono consumati praticamente ad ogni pasto principale, sia a casa che quando ci si concede un pasto al ristorante. Insomma, dovrebbe diventare un’abitudine anche da noi, per valorizzare un’ampia gamma di prodotti Made in Italy che troppo spesso rimangono in disparte.
I benefici non sono solo a livello alimentare, ma anche economico. Un’idea del genere, infatti, “porta con sé un aumento del valore, fa crescere la filiera, alza il valore del latte, un po’ come è avvenuto con Grana e Reggiano” – ha spiegato Lollobrigida. Un primo passo in avanti è stato fatto lo scorso settembre, con la firma del protocollo d’intesa tra l’Associazione Formaggi Italiani DOP e IGP e la Federazione Italiana Pubblici Esercizi.
In quell’occasione si è proposta una corretta evidenziazione delle produzioni certificate nei menù dei ristoranti, per valorizzare i prodotti di origine protetta. E, tra le altre linee guida che potrebbero dare nuovo slancio al settore lattiero-caseario, spunta il ritorno del carrello dei formaggi nei ristoranti. I consumatori potranno così scegliere tra un’ampia offerta di prodotti con i consigli del ristoratore, proprio come si fa con la carta dei vini.
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