Fleximan ha degli emuli? Autovelox ko anche in Piemonte e Salento
Fleximan, colui che mette fuori uso gli autovelox, potrebbe avere degli emulatori in giro per l'Italia: dispositivi ko anche in Piemonte e Salento
La saga di Fleximan, la persona che da diversi mesi sta facendo cadere gli autovelox in diverse zone del Nord Italia, non accenna a fermarsi: quello che è stato già ribattezzato come una sorta di “eroe” degli automobilisti puniti dai dispositivi di rilevamento della velocità, potrebbe aver dato vita a emulatori.
I possibili emuli di Fleximan
Fino a qualche giorno fa, gli autovelox presi di mira da Fleximan erano circoscritti alla Lombardia, al Veneto e all’Emilia Romagna e in Piemonte: in quest’ultima regione sono stati colpiti due dispositivi lungo la statale 337 della Val Vigezzo ed è scattata subito la denuncia da parte dei carabinieri, con relativa caccia al responsabile.
Resta da capire se gli autovelox piemontesi siano stati messi ko dal “vero” Fleximan o da un emulatore: un rebus non semplice da risolvere, visto che la sua identità è ancora sconosciuta e non è dato sapere se a far cadere tutte le colonnine del Nord Italia sia stato effettivamente un solo individuo.
Per puri motivi geografici, comunque, la persona che ha neutralizzato un autovelox in Salento potrebbe non trattarsi del solito Fleximan, ma di un suo emulatore, una persona che si sia ispirata ai fatti di cronaca che da settimane parlano di questo misterioso vendicatore a caccia di autovelox.
In Salento sono state adottate modalità diverse rispetto a quelle del Nord Italia, ma con il medesimo esito: la manomissione di uno degli apparecchi utilizzati per la rilevazione delle infrazioni stradali. Sulla statale 446 in direzione Santa Maria di Leuca, qualcuno ha messo fuori uso un photored usato per il rilevamento automatico delle vetture che attraversano l’incrocio semaforico con il rosso installato alla periferia di Ruffano.
Il possibile emulatore salentino di Fleximan ha tracciato di netto i cavi elettrici che alimentavano l’apparecchio elettronico, mandandolo ko. Gli agenti della Polizia locale del Comune di Ruffano stanno indagando sull’accaduto. In generale, a livello nazionale, si teme un progressivo aumento di emulatori intenzionati a prendere di mira gli autovelox.
Fleximan, il post della madre di una vittima della strada
Se da una parte sono in molti ad aver dimostrato approvazione nei confronti di Fleximan, dall’altra c’è chi non è d’accordo con le sue gesta, perché mettendo fuori uso gli autovelox, impedisce il funzionamento di dispositivi che servono a limitare la velocità delle auto per l’incolumità di tutti gli utenti della strada.
Emblematico il post sui social di Paola Di Caro, giornalista del Corriere della Sera che mesi fa ha perso il figlio di 18 anni, travolto da un’auto mentre era sul marciapiede. La giornalista se la prende in modo particolare con i alcuni sindaci veneti che di fronte alle gesta di Fleximan, avevano spiegato di dover tenere conto anche del dissenso dei cittadini se c’è chi arriva a tanto.
Con un lungo post pubblicato su Instagram, la giornalista ricorda la storia del figlio, scomparso in seguito a un incidente stradale, puntando il dito contro i sindaci e conto chi considera Fleximan un eroe. Nel frattempo, il bilancio degli autovelox distrutti nel Nord Italia, al 23 gennaio, ne conta almeno 14 tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, più i possibili casi di emulazione in Piemonte e in Puglia.
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