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Sotto inchiesta l'autovelox delle multe record di Cadoneghe

Finisce sotto inchiesta l'autovelox di Cadoneghe: il dispositivo per la rilevazione della velocità venne fatto esplodere per le troppe multe emesse

Autovelox in Italia

L’autovelox di Cadoneghe, salito agli onori delle cronache per il numero record di multe causate nel giro di poco tempo, adesso è finito sotto inchiesta.

Sotto inchiesta l’autovelox dei record

Come riferito da Repubblica, l’Autorità giudiziaria teme che l’iter amministrativo che ha portato all’installazione del dispositivo di rilevazione della velocità, sia stato caratterizzato da dichiarazioni omesse, alterate o false.

Dopo le migliaia di segnalazioni arrivate da parte di tanti automobilisti che hanno ricevuto le multe dopo essere passati di fronte all’autovelox in questione, il Pubblico Ministero ha aperto un’inchiesta. L’apertura del fascicolo sarebbe stata aperta in base al mancato rispetto dei presupposti previsti dal Ministero dell’Interno per l’attivazione degli apparecchi di rilevazione della velocità.

La Legge dice che il Comune e la Polizia Locale, una volta ricevuto l’ok da parte della Prefettura, prima di mettere in funzione ufficialmente un autovelox devono eseguire prove con almeno venti veicoli in un determinato lasso temporale: sembrerebbe che tale procedura non sia stata rispettata. Il condizionale, ovviamente, è d’obbligo: toccherà alle autorità competenti accertarsi di quanto successo a Cadoneghe.

L’apertura delle indagini è stata accolta in maniera positiva da parte del comitato di cittadini nato in seguito alle tantissime multe causate dall’installazione del dispositivo. Stando a quanto si legge sulla versione online del quotidiano Il Mattino Padova, adesso i cittadini che fanno parte del comitato si aspettano che il Comune annulli le sanzioni emesse se verranno riscontrate delle irregolarità nelle procedure.

L’esplosione dell’autovelox di Cadoneghe

Il dispositivo installato a Cadoneghe aveva fatto concorrenza all’autovelox più spietato d’Italia situato sulle Dolomiti a Colle Santa Lucia, sul Passo Giau e capace di raccogliere più di 500.000 euro di multe in un solo anno, durante il 2021.

I numeri sono altissimi anche per l’autovelox di Cadoneghe, comune sparso situato in provincia di Padova: installato l’ungo la statale del Santo, all’altezza dell’incrocio con via Donizetti, nel giro di un mese aveva provocato oltre 24.000 euro di multe. Un anziano, in particolare, è stato sanzionato 38 volte.

Le tante multe emesse in un breve lasso di tempo hanno portato a numerose lamentele da parte degli automobilisti esasperati. La sera di mercoledì 9 agosto, poco dopo le 21.30, qualcuno ha fatto esplodere l’autovelox di Cadoneghe: nelle zone vicine al punto dove era posizionato l’occhio elettronico, sono state ritrovate tracce di polvere che probabilmente è stata usata come innesco.

Il forte boato ha spaventato i vicini che hanno allertato le autorità: sul luogo dell’esplosione sono arrivate prontamente diverse pattuglie di Carabinieri e anche i Vigili del Fuoco e gli Artificieri che hanno prontamente messo in sicurezza l’area.

In Italia sono diversi i dispositivi per la rilevazione della velocità dei veicoli che più di altri riescono a “mietere vittime”, provocando multe da record: oltre a quello già citato sulle Dolomiti, per esempio, un altro autovelox “killer” si trova sulla strada costiera Gardesena, lungo la sponda veneta del Lago di Garda, nel territorio del comune di Torri del Benaco. Questo dispositivo ha emesso centinaia di multe al giorno, scatenando l’ira di lavoratori e cittadini che ogni giorno attraversano quel tratto di strada.