Ferdinandea, l'isola che non c'è (più) compie 190 anni
L'Isola Ferdinandea emerse dalle acque esattamente 190 anni fa, per poi scomparire altrettanto rapidamente nel giro di pochi mesi: la sua storia è incredibile
Dall’eruzione di un vulcano, esattamente 190 anni fa emerse una piccola isola tra le acque del canale di Sicilia: si tratta dell’Isola Ferdinandea, che scomparve pochi mesi dopo inabissandosi nelle profondità marine, dove si trova tuttora. La sua storia, sebbene di breve durata, è davvero incredibile.
La storia dell’Isola Ferdinandea
Nel canale di Sicilia vi è sempre stata un’intensa attività vulcanica sottomarina, che nell’estate del 1831 portò alla nascita di un isolotto la cui storia scosse gli animi. Dopo violenti terremoti e un’eruzione subacquea testimoniata da imponenti colonne di fumo e di zampilli di lava emersi dal mare, verso la metà di luglio avvenne la completa emersione dell’Isola Ferdinandea.
Se nei primi giorni fu avvistato un piccolo fazzoletto di terra alto circa 8 metri, nel giro di poche ore quest’ultimo si trasformò in una vera e propria isola di 4 km di circonferenza e ben 60 metri d’altezza. Da quel momento, ebbe inizio una vera e propria lotta nel tentativo di accaparrarsi il possesso di quello che avrebbe potuto rivelarsi un territorio strategico nel cuore del Mediterraneo.
La contesa tra l’allora Regno delle Due Sicilie e le potenze straniere (principalmente Inghilterra e Francia) durò diverse settimane, senza che si giungesse ad alcun accordo tra le nazioni coinvolte. Tutto ebbe fine improvvisamente, quando l’8 dicembre dello stesso anno l’isolotto tornò a inabissarsi, smantellato dall’erosione vulcanica e in seguito sprofondato nelle acque.
Dove si trova oggi l’Isola Ferdinandea
L’isola non scomparve del tutto: nei decenni seguenti, riapparve in superficie per pochi giorni soltanto, mentre per il resto del tempo rimase a dormire nelle profondità marine, a circa 6 metri dal pelo dell’acqua. Quello che ormai non è che un piccolo scoglio roccioso si trova nel canale di Sicilia, al largo delle coste di Sciacca e dell’isola di Pantelleria.
È ancora oggi meta di moltissimi studiosi, che negli ultimi anni hanno guidato diverse esplorazioni subacquee per verificare la presenza di attività vulcanica sottomarina. L’Isola Ferdinandea fa parte di un ampio campo vulcanico sommerso denominato Banco Graham, che comprende ben 9 crateri distinti tra loro.
Poiché questo tratto di mare è piuttosto vicino alle coste siciliane (si trova a circa 40-50 km dalla terraferma) ed è molto frequentato dalle tratte commerciali e turistiche, rappresenta un polo di grande importanza e viene tenuto costantemente sotto controllo per individuare precocemente eventuali segnali di attività sismica o vulcanica. Chissà, forse un giorno l’Isola Ferdinandea tornerà a farsi vedere, anche se per poche ore soltanto.
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