Fase 2, a Milano cerchi rossi sull'erba per il distanziamento
L'idea della Biblioteca degli Alberi a Milano per far rispettare le norme sul distanziamento sociale durante questo periodo di emergenza Coronavirus
L’avvio della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus a Milano ha creato già le prime polemiche sugli assembramenti dei cittadini (si pensi al caso dell’aperitivo ai Navigli).
Per ovviare a questo problema, la Fondazione Riccardo Catella, che gestisce il parco della Biblioteca degli Alberi, ha ideato una soluzione ad hoc: cerchi rossi disegnati sull’erba (con pittura ecologica) per delimitare le postazioni in cui sedersi rispettando il distanziamento sociale necessario ad evitare la diffusione del Coronavirus. In aggiunta a ciò, c’è una pattuglia della Polizia Locale a verificare che tutti rispettino le misure di sicurezza.
Lo scorso 4 maggio Kelly Russel, direttrice della Fondazione Riccardo Catella, che gestisce il parco della Biblioteca degli Alberi a Milano, ha anche inviato una lettera ai cittadini, per diffondere il suo “messaggio civico e di speranza dedicato a tutti noi”.
Queste le sue parole: “La Fondazione Riccardo Catella, in questi due mesi di isolamento, ha sempre continuato a lavorare per la sicurezza e la manutenzione del parco pubblico della Biblioteca degli Alberi Milano (‘BAM’) e in sinergia con tutte le scuole che hanno partecipato a MiColtivo, Orto a Scuola nel rispetto delle prescrizioni governative. Come sapete abbiamo anche attivato un programma digitale di BAM per portare un po’ di cultura e natura nelle nostre case durante questa emergenza”.
Nella lettera si legge ancora: “Dal 4 maggio riaprono anche i parchi nel rispetto delle norme fissate dal DPCM del Governo. Visitando BAM, troverete i cartelli con le precauzioni da adottare che Vi preghiamo di leggere attentamente e rispettare a tutela della salute Vostra, dei Vostri cari e di tutti noi”.
Kelly Russel ha poi aggiunto: “Mi permetto di condividere anche qualche considerazione personale che si lega anche alla missione e ai valori della Fondazione. Questa emergenza ha costretto molti di noi ad affrontare, per la prima volta, il vero tema che sta alla base della sostenibilità: la scarsità. Siamo stati privati anche di esperienze semplici che fanno parte della nostra quotidianità come vedere i nostri familiari e amici o fare una passeggiata nel nostro parco preferito. Credo che il periodo che stiamo attraversando ci porterà a riflettere sul concetto di scarsità in relazione anche alle risorse naturali della nostra terra”.
La chiosa finale: “Spero che i momenti di riflessione che abbiamo trascorso nel nostro isolamento ci consentano di valorizzare le relazioni con gli altri e di contribuire ad un percorso di maggior tolleranza e inclusività che permetta di affrontare tutti insieme e uniti, in questo mondo sempre più connesso, le sfide che già oggi stiamo toccando con mano. Chiediamo la Vostra collaborazione nel tornare a vivere gli spazi pubblici della nostra città con quel rinnovato e rinvigorito senso civico comune che ci consentirà di preservarli con cura. Così riceveremo ogni giorno l’abbraccio di una natura forte e rigogliosa a BAM”.
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