Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Expo 2030 a Riad: quanto ha perso Roma con la sconfitta

Il BIE riunito a Parigi ha deciso che l'Expo 2030 si terrà nella città di Riad. Ecco quanto costa in termini economici questa sconfitta a Roma.

Presso Palazzo des Congrès di Issy-les-Moulineaux a Parigi si è tenuta la votazione finale per decidere quale città avrebbe ospitato l’Expo 2030. Tra le città candidate c’era anche Roma che però non ce l’ha fatta, dato che la vittoria è stata assegnata a Riad.

Le votazioni per assegnare Expo 2030

Il Bureau International des Expositions (BIE) si è riunito nella serata di martedì 28 novembre 2023 a Palais des Congrès di Issy-les-Moulineaux a Parigi per decidere quale città avrebbe ospitato l’Esposizione Universale nel 2030. Le candidate finaliste erano tre: Riad, Busan e Roma.  Alla fine, ha vinto o meglio stravinto Riad (Arabia Saudita) che ha preso 119 voti su 165 delegati votanti, a seguire in seconda posizione 29 Busan (Corea del Sud) e terzo posto per Roma con soli 17 voti.

Dopo Dubai, quindi, un’altra città del medio-oriente si è aggiudicata l’evento di portata internazionale. Dall’Arabia Saudita era giunta una delegazione molto nutrita che con la proclamazione di Riad come vincitrice ha organizzato grandi festeggiamenti. Per l’Italia, invece, la delegazione ufficiale era guidata dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dal ministro dello Sport Andrea Abodi e dall’ambasciatore Massolo.

Una settimana fa i delegati del BIE, ovvero l’organizzazione intergovernativa che gestisce e assegna le Esposizioni Universali e Internazionali, avevano incontrato a Parigi il Comitato Expo 2030 Roma.  In quel frangente il Comitato aveva nuovamente sottolineato il valore di Roma come candidata.
Sono, infatti, anni che la capitale italiana si prepara per questo evento tanto che la presentazione della candidatura era avvenuta ancora nel 2021 durante il Governo Draghi.

Poi il Governo italiano, in collaborazione con il comune di Roma, aveva presentato la capitale come sede per l’Expo2030. All’epoca la cosa aveva fatto sorgere delle polemiche perché il video di presentazione della candidatura presentava un errore grammaticale. Alla fine, però, la città è andata avanti e si è conquistata il suo spazio tra i finalisti. La capitale italiana, infatti, vanta non solo una storia millenaria e un ricco patrimonio storico e archeologico ma ospiterà anche il Giubileo nel 2025.

La sconfitta di Roma in cifre

Dopo la vittoria di Milano e Cortina per le Olimpiadi Invernali 2026 in molti speravano che anche Roma ce l’avrebbe fatta. La capitale italiana, infatti, era stata scelta per ospitare l’Expo ancora nel 1942, ma poi a causa della Seconda Guerra Mondiale l’evento non si è tenuto. Per l’occasione a Roma era stato pensata l‘area dell’Eur che significa proprio Esposizione Universale Roma.

La zona è stata poi completata nei decenni successivi con diverse modifiche al progetto originario e ora ospita alcuni degli edifici più monumentali della capitale. In occasione di Expo 2030 ci sarebbero state ingenti novità in città  come la costruzione di un parco solare urbano e un lungo corridoio verde che avrebbe collegato l’esposizione ai siti archeologici della via Appia e agli altri siti storici della Capitale. Stando a quanto scritto dal Sole 24 Ore la posta in gioco per Roma dal punto di vista economico era davvero alta.

Il quotidiano, infatti, dichiara che il valore complessivo dell’impatto economico generato da questo evento sarebbe ammontato per Roma a 50,6 miliardi di euro. Sempre il Sole 24 Ore spiega che erano previste presenze per 30 milioni ed erano state quantificate in 11mila le nuove aziende che sarebbero state generate. Se si guardano invece i posti di lavoro creati questi si sarebbero aggirati attorno ai 300mila.