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Effetto Coronavirus: le città italiane più colpite

Uno studio ha rivelato quali sono le città metropolitane italiane che risentiranno di più dell'effetto Coronavirus sul piano economico ed occupazionale

Effetto coronavirus: le città italiane più colpite

In tempi di ripartenza nazionale, le città fanno i conti con l’impatto che la pandemia ha avuto sul piano economico ed occupazionale.
A risentire di più degli effetti del Coronavirus, in termini percentuali, saranno Torino, Venezia, Genova e Cagliari, dove il virus ha messo in ginocchio i settori fondamentali nella loro economia, che sono, in ordine: automotive, turismo, trasporto marittimo e raffinazione petrolifera.

Catania e Bari, insieme a Bologna e Milano, sembrano, al contrario, meno esposte alle perdite, sia in uno scenario ‘soft’, ovvero senza ulteriori lockdown, sia in uno scenario ‘hard’, in cui si prevedono altri periodi di chiusura fino alla fine del 2020. Milano resta comunque la città più colpita dal Coronavirus in valori assoluti.

È questo lo spaccato che emerge da uno studio realizzato da Cerved, tra i principali operatori nella gestione del rischio di credito, per Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, che monitora l’andamento di oltre 1.600 settori produttivi e quantifica l’impatto del Covid19 sulle imprese delle 14 città metropolitane italiane.

Stando a quanto è emerso, gli effetti negativi dell’emergenza sanitaria potrebbero causare nel prossimo biennio una perdita di fatturato dai 244 ai 320 miliardi di euro, ossia quasi la metà del totale nazionale, a seconda dell’evoluzione del contagio.

Gli impatti, molto significativi in tutte le città metropolitane, non saranno omogenei ma dipenderanno dalla specializzazione dei sistemi locali delle imprese.

Secondo le previsioni, nel 2020 la città in cui l’impatto negativo del Covid-19 sarebbe più consistente, in termini percentuali, è Torino, che registra un calo dei ricavi del 14,4% in uno scenario soft e del 20,2% in uno hard, seguita da Venezia (13,8% e 19,2%), Genova (12,5% e 17,9%) e Cagliari (12,4% e 18,2%).

Seguono Messina (-12,4% e -17,7%), Napoli (-12% e -17,5%), Firenze (-12% e -17,2%) e Palermo (-12% e -17,1%). Nello scenario peggiore, quest’ultima, insieme a Venezia, è la città che chiuderà il 2021 con lo scarto maggiore sul 2019 (-5,7%). Proseguendo, troviamo Roma (-11,8% e -16%), Bologna (-11,2% e -15,8%), Milano (-11% e -15,4%) e Reggio Calabria (-11% e -16%, al livello di Roma nello scenario hard).

Perdite comunque consistenti, anche se meno significative rispetto alle altre città metropolitane, sono previste a Bari (-10,6% e -15,1%) e Catania (-9,4% e -13,2%), che chiudono la classifica.

Ragionando, invece, in termini assoluti, le maggiori perdite di fatturato nel biennio 2020-21 sono fatte registrare da Milano, con una contrazione dei ricavi che a seconda dei diversi scenari va dai 74 ai 97 miliardi, Roma (da 63,2 a 82,4), Torino (da 26 a 34), Bologna e Napoli, (entrambe da 15,4 a oltre 20 miliardi), Firenze (da 13,5 a 17,7), Genova (da 9,2 a 12,5) e Venezia (da 9 a 11,7).

Il quadro risulta differente se si guarda al piano occupazionale e alla concentrazione degli addetti nei settori a forte impatto Covid-19. In questo caso, è Venezia la città più esposta, con 73 mila addetti impiegati in settori a forte impatto (42,6% degli addetti impiegati in società di capitale), seguita da Messina (17 mila addetti, il 41% del totale) e Napoli (133 mila, il 39,1% del totale).

Effetto Coronavirus: i settori più colpiti

A Torino, la città più colpita dal Covid-19, il settore che nel biennio 2020-21 subirà le perdite più consistenti è l’automotive (-6,6 miliardi di euro) che, insieme agli altri comparti della filiera auto (concessionari e componenti), farà registrare una contrazione complessiva di 10 miliardi di euro.

L’economia di Venezia risentirà, invece, del calo della domanda turistica, in particolare nel settore alberghiero (-0,8 miliardi di euro) e del trasporto passeggeri per vie d’acqua interne (-0,4 miliardi di euro). Tra gli effetti del Coronavirus, abbiamo visto come le acque del canale di Venezia siano tornate limpide e trasparenti durante il lockdown.

Gli alberghi sono il settore più colpito anche a Messina (-0,2 miliardi di euro), e figurano ai primi posti a Napoli (-0,7 miliardi di euro) e a Cagliari (-0,1 miliardi di euro) dove i settori più colpiti sono rispettivamente automotive (-2,1 miliardi di euro) e raffinazione petrolifera (-1,5 miliardi di euro).

Il settore più impattato a Firenze è quello della pelletteria e valigeria (-2,2 miliardi), mentre a Genova prevalgono i trasporti marittimi (-2 miliardi) con impatti anche sulla cantieristica (-0,6 miliardi).

A Roma le perdite più consistenti si registrano per la distribuzione di carburanti e combustibile extra-rete (-11,4 miliardi), mentre a Milano a calare in misura maggiore sono i concessionari di autoveicoli e motocicli (-7,1 miliardi).