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Dolomiti, l'opera architettonica più bella del mondo

Le Dolomiti, definite dall'architetto Le Corbusier "l'opera architettonica più bella del mondo", sono nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco

Tra i siti italiani inseriti dall’Unesco nella World Heritage List, cioè nella lista dei Patrimoni dell’Umanità, spiccano le Dolomiti, che il celebre architetto svizzero Le Corbusier ha definito “l’opera architettonica più bella al mondo“. Scopriamo insieme perché.

La storia delle Dolomiti e l’origine del nome

Il nome Dolomiti si deve al geologo francese Dieudonné Dolomieu, che ha scoperto le proprietà della dolomia, roccia calcarea tipica di questa catena montuosa, molto ricca di dolomite.

Proprio per la presenza di questa particolare tipologia di roccia calcarea, le Dolomiti appaiono bianche e, per questo, sono anche conosciute col nome di “monti pallidi“.

All’alba e al tramonto, però, a causa del particolare fenomeno dell’enrosadira, le Dolomiti assumono un colore tra il rosa e il rosso. Questo fenomeno è legato alle origini delle Dolomiti: fino a 250 milioni di anni fa, infatti, questa catena montuosa, sommersa dal mare, era composta da alghe, conchiglie e coralli. Le montagne emersero poi in superficie 180 milioni di anni dopo, cioè 70 milioni di anni fa.

Dolomiti: in quali regioni d’Italia si trovano

Le Dolomiti costituiscono la catena montuosa delle Alpi orientali. L’area a cui è stato attribuito il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità, vasta 141.903 ettari, include al suo interno i territori di tre regioni diverse (Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia) e cinque province distinte (Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone e Udine).

Sono diciotto le vette che superano i 3.000 metri d’altezza. Tra i gruppi montuosi delle Dolomiti spiccano le Dolomiti di Brenta (l’appendice più a ovest), il massiccio della Marmolada e le Dolomiti Friulane (il gruppo più a oriente).

Cosa vedere alle Dolomiti: le località da non perdere

Sono tanti gli scorci suggestivi ammirabili sulle Dolomiti, sia d’estate che d’inverno. Ne passiamo in rassegna alcuni.

  • Tre Cime di Lavaredo

Le Tre Cime di Lavaredo, in Alto Adige, sono il simbolo delle Dolomiti. Si tratta di tre obelischi di roccia calcarea, situati nel Parco Naturale Tre Cime: la Cima Grande (al centro) misura 2999 metri, la Cima Ovest 2973 metri e la Cima Piccola 2857 metri. Le Tre Cime di Lavaredo sono tra le vette considerate più affascinanti tra gli alpinisti. Il primo a salire sulla Cima Grande fu il viennese Paul Grohmann, nel 1869.

Tre Cime di Lavaredo

  • Ghiacciaio della Marmolada

Il Ghiacciaio della Marmolada è il più esteso ghiacciaio delle Dolomiti, sebbene sia in progressivo ritiro. Collocato nella provincia di Trento al confine con la provincia di Belluno, si tratta di un ghiacciaio vallivo che scende nel versante settentrionale della Marmolada, la montagna più alta delle Dolomiti.

Oltre che importante dal punto di vista naturalistico, il ghiacciaio della Marmolada ha anche una grande rilevanza storica, dal momento che qua, durante la Prima Guerra Mondiale, i soldati austriaci crearono una sorta di “Città di Ghiaccio” in posizione militare strategica.

Marmolada

  • Alpe di Siusi

L’Alpe di Siusi, con i suoi 56 chilometri quadrati, è il più vasto altopiano d’Europa. Questo esteso altopiano è conosciuto anche come “la perla degli altopiani”. Si trova sopra i paesi di Castelrotto, Siusi, Fiè e Ortisei in Val Gardena e Tires al Catinaccio ed è caratterizzato da malghe, baite, fienili, che lo rendono un simbolo della vocazione pastorale.

Alpe di Siusi

  • Cortina d’Ampezzo

Cortina d’Ampezzo, considerata la “Regina delle Dolomiti”, è una rinomata località (molto apprezzata dai vip) situata in una vasta conca circondata dalle montagne venete. Con i suoi 1200 chilometri di piste che uniscono 12 valli, Cortina d’Ampezzo, oltre che uno dei luoghi mondani più esclusivi del Nord Italia, è d’inverno anche una delle mete più gettonate per chi ama praticare lo sci.

Cortina d'Ampezzo

  • Madonna di Campiglio

A giocarsi lo scettro di “Regina delle Dolomiti” con Cortina d’Ampezzo è Madonna di Campiglio, nell’alta Val Rendena, tra le Dolomiti del Brenta e il ghiacciaio dell’Adamello. Anche qui, come a Cortina d’Ampezzo, la vita mondana è particolarmente vivace, specialmente d’inverno. Si tratta, infatti, di una delle stazioni sciistiche più esclusive d’Italia.

Madonna di Campiglio

  • Val Gardena

Tra le valli più belle delle Dolomiti c’è la Val Gardena, che si estende per circa 25 chilometri da Ponte Gardena al Massiccio della Sella, nella parte nord-occidentale delle Dolomiti. Qua, d’inverno, si svolgono ogni anno due gare della Coppa del Mondo di Sci. Di questa valle fanno parte tre comuni: Ortisei, Santa Cristina e Selva di Val Gardena.

Val Gardena

  • Lago di Braies

Il Lago di Braies, definito anche “la perla dei laghi alpini”, è un lago naturale che si trova a circa 1500 metri sul livello del mare, nel punto più a nord del parco naturale Fanes-Senes-Braies (in provincia di Bolzano), ai piedi dell’imponente parete rocciosa della Croda del Becco. Le sue acque color smeraldo hanno fatto da sfondo alla serie tv “Un Passo Dal Cielo”.

Braies

  • Lago di Sorapis

Il Lago di Sorapis, a 1900 metri di altitudine, tra Cortina e Misurina, nella provincia di Belluno, è uno dei luoghi più suggestivi delle Dolomiti. Il suo tratto distintivo è rappresentato dalle acque color turchese.

Lago di Sorapis

  • Lago di Resia e Curon Venosta

Le immagini di Curon Venosta hanno fatto il giro del mondo grazie a Netflix e la serie tv Curon, ambientata proprio nel paese dolomitico. Il simbolo del paese è il campanile sommerso in seguito alla costruzione della diga che, nel 1950, ha unificato i tre laghi di Resia, Curon e San Valentino alla Muta. Di inverno, quando il Lago di Resia si ghiaccia, è possibile raggiungere il campanile sommerso a piedi. Una misteriosa leggenda narra che, proprio nelle fredde notti invernali, è possibile ancora sentire le campane del campanile suonare.

Curon Venosta