Dazi USA, la lista dei prodotti italiani da salvare
In seguito ai dazi introdotti dall'amministrazione americana, il governo Meloni avrebbe redatto una lista di circa 30 prodotti italiani da "salvare"
Come ormai noto l’amministrazione statunitense ha deciso di imporre nuovi dazi sui prodotti importati dall’estero. La misura va a colpire una serie di prodotti europei e in particolar modo l’export italiano di alcuni prodotti. I nuovi dazi annunciati il 2 aprile, infatti, prevedono tariffe aggiuntive del 20% su alimentari e beni di lusso che sono spesso settori chiave del Made in Italy. La decisione ha sollevato preoccupazione tra i produttori italiani, che temono una drastica riduzione delle vendite sul mercato americano. Il governo italiano sta cercando di intervenire per ottenere esenzioni su alcune categorie merceologiche e mitigare, quindi, l’impatto di queste tariffe.
I prodotti italiani “da salvare” dai dazi trumpiani
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato di aver presentato alla Commissione Europea una lista di prodotti italiani da tutelare, sperando in una mediazione diplomatica con Washington. Tra gli articoli più esposti ai nuovi dazi figurano eccellenze del Made in Italy, come il prosciutto di Parma e quello di San Daniele. Gli Stati Uniti rappresentano un mercato chiave per questi salumi, con un volume di esportazione che nel 2024 ha raggiunto, secondo il ‘Corriere’, le 800 mila unità. L’introduzione di tariffe più elevate rischia di compromettere la competitività. Anche il settore lattiero-caseario è fortemente a rischio. I formaggi italiani vendono negli Stati Uniti molto di più di quelli francesi. L’aumento delle tariffe sulla mozzarella, sulla burrata, sul pecorino romano e sul gorgonzola potrebbero mettere in grave crisi le vendite all’estero. Anche il Parmigiano Reggiano, molto apprezzato negli USA, rischia di subire un incremento del prezzo (già molto alto in America) che potrebbe far calare la domanda.
In questo contesto risulta colpito anche il settore dell’olio extravergine d’oliva. Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato di esportazione per l’olio d’oliva extravergine italiano. L’imposizione di nuovi dazi potrebbe favorire la diffusione di oli di semi, del quale gli Stati Uniti sono grandi produttori. Un destino simile potrebbe toccare alle conserve di pomodoro, prodotto per il quale gli Stati Uniti è visto come un mercato strategico. Anche il vino italiano, che nel mercato statunitense ha registrato negli ultimi anni una crescita, sarebbe nella lista dei beni “da salvare”. Ad esempio, il Prosecco, simbolo di italianità, potrebbe risentire delle nuove misure e vedere una contrazione delle vendite.
La reazione ai dazi americani e la polemica di Sorbillo
Di fronte a questa situazione, l’Unione Europea sta valutando come rispondere. Bruxelles potrebbe decidere di applicare contromisure a sua volta su alcuni prodotti americani. Questa strategia, però, comporta il rischio di un’escalation della guerra commerciale, con effetti negativi per entrambe le parti. Il governo italiano spera di poter evitare questo scenario attraverso la diplomazia, cercando un accordo. La reazione alle nuove tariffe, però, non si è fatta attendere da chi lavora nel settore. Il noto pizzaiolo Gino Sorbillo ha espresso tutto il suo disappunto. Sorbillo ha sottolineato come questi dazi potrebbero avere un impatto devastante sulla filiera della ristorazione italiana negli Stati Uniti.
L’aumento del costo delle materie prime italiane renderebbe più difficile per i ristoratori mantenere la qualità dei piatti e rispettare le ricette tradizionali. In occasione dell’inaugurazione della sua nuova pizzeria alla stazione Termini di Roma, Sorbillo ha così lanciato un chiaro messaggio sfornando una pizza Margherita con la scritta “No Dazi”. Il noto pizzaiolo ha evidenziato come il mercato americano sia già saturo di imitazioni dei prodotti italiani, spesso prive della qualità autentica. “Questi nuovi dazi colpiscono duramente il Made in Italy di eccellenza”, ha dichiarato, ribadendo la necessità di tutelare le vere specialità italiane.
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