I dazi Usa e la reazione polemica di Sorbillo: la pizza speciale
Gino Sorbillo critica i dazi Usa con una pizza speciale, difendendo il made in Italy e denunciando il rischio di cibi italiani "taroccati" sul mercato
I nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti continuano a generare discussioni e preoccupazioni nel settore agroalimentare italiano. Tra le voci più critiche emerge quella del pizzaiolo napoletano Gino Sorbillo, che ha manifestato il proprio dissenso rispetto alle tariffe commerciali introdotte dall’amministrazione statunitense. L’impatto di queste misure, a detta di Sorbillo, rischia di favorire la proliferazione di prodotti falsi a scapito della qualità del vero Made in Italy.
Perché Sorbillo ha creato la pizza “No Dazi”
Come riportato su ‘Gambero Rosso’, Gino Sorbillo ha espresso in modo chiaro la sua opinione sulle nuove tariffe statunitensi, definendole una minaccia per la qualità e la reputazione del cibo italiano. Durante l’inaugurazione della sua nuova pizzeria alla stazione Termini di Roma, ha sfornato simbolicamente una pizza Margherita con la scritta “No Dazi”, un gesto che ha subito attirato l’attenzione dei media.
Sorbillo ha sottolineato come il mercato americano sia già invaso da prodotti che imitano quelli italiani senza possedere la stessa qualità. “Questi nuovi dazi danno una botta vera al Made in Italy di qualità”, ha dichiarato con fermezza.
Secondo il pizzaiolo, la presenza di alimenti contraffatti come mozzarelle di bufala e farine spacciate per italiane è destinata ad aumentare: “Vi assicuro che là girano una quantità enorme di cibi tarocchi, nel senso che imitano i prodotti italiani senza esserlo e con una qualità molto molto più bassa. Dal falso San Marzano alle false bufale, dalla finta farina di Napoli agli oli di oliva che suonano italiano senza esserlo. Ora, senza dubbio, queste produzioni avranno più forza”.
Inoltre, Sorbillo ha spiegato come i produttori italiani, nonostante gli sforzi, si trovino a fronteggiare costi elevati per l’esportazione, aggravati ulteriormente dalle nuove tariffe: “I prodotti made in Italy che si trovano sul mercato statunitense hanno già costi molto alti. Non perché siano cari all’origine, ma perché prima di arrivare al consumatore subiscono un vortice di ricarichi e di costi aggiuntivi. Credo che con i nuovi dazi sarà sempre più difficile contrastare il mercato dei falsi. E questo non fa sicuramente bene né alla reputazione né al business del made in Italy di qualità”.
Le dichiarazioni polemiche di Sorbillo contro i dazi Usa
Il problema dei dazi Usa, secondo Sorbillo, non riguarda soltanto il settore della ristorazione, ma l’intero comparto agroalimentare italiano. Gino Sorbillo ha ribadito: “Come sapete, io ho molti rapporti sia di amicizia sia commerciali con i produttori italiani di cibo di qualità, a partire dalle mozzarelle e dall’extravergine. So perfettamente come funziona il mercato e l’export“.
Sorbillo ha poi sottolineato: “I margini che hanno i produttori seri sono talmente risicati che non credo proprio ci sia spazio per sconti. Calcolate che i trasporti internazionali costano davvero tantissimo e che poi seguire tutte le regole prescritte per lo stoccaggio e la conservazione del cibo importato in Usa ha costi elevati. No, credo proprio che sia una vera batosta per il made in Italy questa storia dei dazi e difficilmente se restano tali sarà difficilissimo rialzare la testa a livello internazionale”.
Anche il mondo dello spettacolo ha espresso il proprio dissenso. Qualche giorno fa, l’attore Alessandro Gassman aveva lanciato una provocazione su Instagram, pubblicando un video in cui la moglie prepara una Cacio e Pepe, piatto tipico della tradizione romana. Il gesto, apparentemente ironico, è stato letto come una critica indiretta alle politiche commerciali di Donald Trump e alle possibili conseguenze economiche sui prodotti italiani.
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