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Crespi d'Adda, con 120 milioni rinasce il villaggio operaio  

Crespi d'Adda, lo storico villaggio operaio del bergamasco, sarà a breve sottoposto a diversi lavori di restauro e acquisirà una nuova immagine

Crespi d'Adda

Finalmente dopo quasi sette anni di trattative a breve cominceranno i lavori presso Crespi d’Adda, un villaggio operaio fondato nel 1877 dall’industriale tessile Cristoforo Benigno Crespi su modello dei villaggi operai inglesi.

Rinasce il villaggio di Crespi d’Adda

È stato siglato l’accordo di programma fra il Comune di Capriate San Gervasio, la Odissea di Antonio Percassi, la Regione Lombardia e la Provincia di Bergamo per il recupero della storica zona di Crespi d’Adda. La holding Odissea, parte del Gruppo Percassi guidato dall’imprenditore Antonio Percassi che è il patron dell’Atalanta, aveva acquistato questo ex complesso industriale ancora nel 2013 con l’intenzione di realizzare qui il quartier generale delle sue aziende. In questi anni, però, ci sono state numerose trattative e discussioni sul programma per il rilancio di Crespi d’Adda, ma ora sembra essere stato trovato l’accordo. Dalla prossima primavera potranno cominciare i lavori di ristrutturazione dei 60 mila metri quadrati del complesso grazie al budget iniziale di 120 milioni di euro. Fortunatamente sono già numerose le aziende che hanno contattato Odissea per segnalare il loro interesse ad aprire una sede a Crespi.

Al suo interno il villaggio ospiterà diverse realtà come Musei, attività culturali, ricreative, ricettive e molto altro. Quasi 5 mila metri quadrati, invece, saranno destinati alle attività produttive. Qui non ci saranno fabbriche come un tempo ma piccoli laboratori, atelier e spazi dedicati alla ricerca e allo sviluppo. Si stima che una volta portato a pieno Crespi d’Adda potrà accogliere anche a 1.400 persone al giorno.

I lavori cominceranno dai quattro edifici che si trovano vicino all’ingresso principale. Qui la holding Odissea farà degli uffici che potranno ospitare all’incirca 650 dipendenti. A lungo si è discusso sul problema dei parcheggi ma alla fine si è trovato un accordo. All’incirca 600 posti auto saranno ricavati all’interno del complesso, mentre 110 saranno realizzati a ridosso degli ex orti nella zona in cui un tempo transitava il tram che portava le materie prime alla fabbrica. Altri posti auto verranno realizzati in un secondo momento in diverse aree della città. Per ora si discute di fare un’area parcheggio nella zona al di sopra del paese, ai confini con Leolandia e Brembate; mentre un’altra area parcheggi verrà molto probabilmente conseguita vicino alla zona in cui un tempo si trovavano le vasche che servivano per accumulare l’acqua da utilizzare in caso di incendio.

La Storia di Crespi d’Adda

Crespi d’Adda è un villaggio costruito tra il 1876 e il 1877 da Cristoforo Benigno Crespi che scelse questo territorio, vicino al fiume Adda per realizzare un particolare progetto. Verso la metà dell’Ottocento Cristoforo Benigno Crespi, imprenditore attivo nel settore tessile cotoniero, acquistò 85 ettari di terreno dai comuni di Capriate San Gervasio e Canonica d’Adda. L’idea di Crespi era di realizzare un villaggio per i lavoratori che lavoravano nei suoi opifici. Nel costruire questo complesso Crespi guardava all’Inghilterra post rivoluzione industriale dove erano presenti delle vere e proprie cittadine che ospitavano gli operai delle fabbriche e le loro famiglie che avevano a porta di mano tutti i servizi.

Per anni questa è stata considerata la “città ideale” italiana del lavoro operaio tanto che nel 1995 Crespi è stata inserita nella lista di siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. All’interno del villaggio erano presenti tutti i servizi e le strutture necessarie: casette delle famiglie operaie con giardino e orto, ville per i dirigenti, una chiesa, il cimitero, le scuole, il dopolavoro e un ospedale. A questo si aggiungevano numerose attività ricreative e ricettive.