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I conti di Cracco e l'attacco di Morelli a chi non sa mangiare

Lo chef Giancarlo Morelli ha commentato la recente notizia sul passivo del ristorante milanese del collega Carlo Cracco, ma è scoppiata la polemica

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Cracco

Stanno facendo discutere le parole con cui Giancarlo Morelli, collega e amico dello chef stellato Carlo Cracco, ha commentato la notizia sul passivo del ristorante milanese dell’ex giudice di “Masterchef”, emersa agli inizi del mese di aprile 2023. Morelli, infatti, si è scagliato contro le persone che non hanno imparato a “mangiare”, ma in tanti hanno criticato duramente quanto scritto dallo chef su ‘Instagram’.

La crisi dell’alta ristorazione in Italia secondo chef Giancarlo Morelli

Sulla sua pagina ‘Instagram’, lo chef Giancarlo Morelli ha aperto così la sua analisi sulla crisi della “cucina di qualità”: “Il passivo di Cracco non è il passivo di Cracco è il passivo di noi tutti ristoratori che facciamo da sempre una cucina di qualità. A prescindere dal fatto che Carlo è un caro amico e collega, io ritengo che sia uno chef eccellente, un’innovativo, un lungimirante. Il suo passivo è un segnale drammatico della crisi che sta attraversando l’alta ristorazione. Affitti troppo alti, energia alle stelle, personale sempre più difficile da reperire e concorrenza spietata”.

La polemica di chef Morelli sulla gente che non ha imparato a mangiare

Nel post pubblicato dallo chef Giancarlo Morelli sul “passivo” del ristorante di Cracco si legge ancora: “Speravo che la gente negli anni avesse imparato a mangiare. Mangiare meno e mangiare meglio, invece sono incredulo di quanta gente ci sia in coda nei fast food, nei ristoranti veloci, nei casottini sorti per strada durante il Covid, dove neanche ti siedi per mangiare”.

Lo sfogo di Morelli prosegue così: “Parliamo di igiene, di pulizia di attenzione, noi non possiamo neanche usare i mestoli di legno per girare il risotto e più della metà di questi posti non ha neanche il cesso! Azzannano famelici cartocci di cibo e metà di loro non sa neanche cosa stia masticando”.

La chiosa finale dello chef: “Capisco che i ristoranti come i nostri siamo più cari del cartoccio per strada, ma fare la spesa dal contadino non è uguale a quella dell’ingrosso o del super, un cameriere che ti serve a tavola con professionalità richiede impegno e formazione, un cuoco esperto va premiato per la disponibilità e il sacrificio. Gente non pensate ai debiti di Cracco perché gran parte della ristorazione vive di debiti per sopravvivere perché non siamo né ladri ne impostori. Ma poi saranno pure caxxi suoi o no?!”.

Le reazioni alle parole dello chef Giancarlo Morelli

Il post sulla crisi dell’alta ristorazione in Italia pubblicato da Giancarlo Morelli nella giornata di mercoledì 12 aprile ha ottenuto in meno di una settimana oltre 3.500 “mi piace” ma ha anche raccolto tanti commenti critici, in polemica con il contenuto e il tono del messaggio dello chef.

La precisazione di Giancarlo Morelli dopo le polemiche

A ‘Vanity Fair’, Giancarlo Morelli ha chiarito il suo pensiero alla luce delle polemiche: “Volevo e voglio difendere chi fa impresa, chi rischia. Tutti ci indebitiamo, come ho detto, ci prendiamo il rischio di impresa ma guardiamo avanti e facciamo innovazione. In secondo luogo, voglio anche difendere chi fa impresa ‘pulita’, perché spesso ci si dimentica di parlare del valore delle persone, di chi fa le cose per bene e fa un lavoro che dà valore anche alla società”.

Ancora Morelli: “Criticano i prezzi alti? Sono d’accordo, sono alti, ma siamo liberi, nessuno costringe la gente ad andare in un ristorante di alta cucina. Quando parlo della necessità di mangiare bene, però, la sostengo: anche se mangi un panino, quel panino deve essere di qualità. Se spendi 8 euro per un’insalata, anche quegli 8 euro devono essere spesi bene, e non per un cibo scadente”.