Il Colosseo mai visto: nelle arcate spuntano le statue
Il Colosseo, monumento simbolo di Roma, si mostra come mai è stato visto prima dai Romani: nelle sue arcate appaiono le statue grazie alla mostra su Pompei
L’ipotesi che affascina da sempre gli studiosi dell’antichità è diventata realtà a Roma: il Colosseo, monumento simbolo della Capitale, ora ospita delle statue nelle sue arcate. Da tempo si teorizza che nelle fornici dell’Anfiteatro Flavio, in passato, fossero inserite una serie di statue; adesso gli organizzatori della mostra “Pompei 79 d.C. Una storia romana” hanno deciso di trasformare la teoria in realtà, attraverso una serie di teloni che raffigurano delle statue proprio lì dove si è ipotizzato che le statue potessero essere, cioè nelle arcate del Colosseo.
Così facendo, il Colosseo, recentemente riaperto al pubblico, appare agli occhi dei romani come mai è stato visto prima d’ora e come, forse, non è mai stato.
La teoria sulla presenza delle statue nelle arcate del Colosseo
Come detto, gli studiosi dell’antichità sono da tempo affascinati dalla teoria secondo la quale, in passato, le arcate del Colosseo ospitavano delle statue. Tra i principali sostenitori di questo pensiero ci sono l’architetto Carlo Lucangeli e l’archeologo Giuseppe Lugli. A rafforzare questa ipotesi contribuiscono tre ritrovamenti: due sesterzi coniati durante e dopo il regno di Tito e un rilievo su una tomba.
La mostra “Pompei 79 d.C. Una storia romana” al Colosseo
L’occasione per il ritorno (?) delle statue nelle arcate del Colosseo è la mostra “Pompei 79 d.C. Una storia romana”, inaugurata il 9 febbraio 2021 (e in programma fino al 9 maggio 2021).
La mostra si sofferma sul lungo rapporto tra Roma e Pompei e sul complesso dialogo che lega queste due realtà, le più famose dell’archeologia italiana, dalla Seconda guerra sannitica (fine del IV sec. a.C.) fino all’eruzione del 79 d.C. Il racconto si basa sulla ricostruzione delle relazioni sociali e culturali rintracciabili, in particolar modo, attraverso la ricerca archeologica.
L’esposizione, ideata e curata dall’archeologo Mario Torelli (recentemente scomparso), include quasi 100 reperti, video e proiezioni virtuali ed è suddivisa in 3 macrosezioni (la fase dell’alleanza, la fase della colonia romana, il declino e la fine), intervallate da due intermezzi dedicati all’assedio romano dell’89 a.C. e il terremoto del 62 d.C. fino all’evento distruttivo del 79 d.C..
La mostra, curata nell’allestimento e nella grafica da Maurizio di Puolo, è promossa dal Parco archeologico del Colosseo con l’organizzazione di Electa e si è avvalsa della collaborazione scientifica del Parco archeologico di Pompei e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
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