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A Torino apre il primo senior cohousing, il condominio per nonni

Il primo cohousing per anziani apre a Torino e offre appartamenti con servizi esclusivi per senior autosufficienti in una comunità attiva e condivisa

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Primo Cohousing per anziani a Torino

In un mondo in cui la solitudine degli anziani è una sfida crescente, Torino si distingue con un’iniziativa innovativa: l’apertura del primo senior cohousing della città. Situato in corso Palestro, questo progetto residenziale offre una nuova modalità di abitare per gli over 65 che desiderano unire indipendenza e vita comunitaria, senza le restrizioni tipiche di una residenza per anziani.

Un nuovo modello di abitare per i senior a Torino

Il cohousing di corso Palestro è molto più di un semplice condominio per anziani. I residenti, che occuperanno uno dei 40 appartamenti disponibili, potranno godere di spazi condivisi come una palestra, una mini biblioteca e un bistrot, oltre a una sala concerti dedicata a eventi culturali. Una risposta alla necessità di vivere la terza età in modo attivo e in compagnia, preservando l’autosufficienza e il benessere fisico e mentale.

Il CEO di Specht Group Italia, Luca Landini, ha spiegato che il progetto si ispira a modelli abitativi diffusi in Nord Europa e Stati Uniti, ma è stato adattato alle esigenze italiane.

“Non siamo una casa di riposo o una struttura medicalizzata. Ma un condominio votato alla longevità che offre una serie di servizi ai nostri clienti, perché pensiamo che la solitudine e la depressione siamo un male pericoloso per chi invecchia”, ha specificato Landini in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, ribadendo che il focus del progetto è promuovere longevità attiva e prevenire l’isolamento sociale, uno dei problemi principali della terza età.

I servizi offerti includono telemedicina e guardiania h24, grazie alla collaborazione con Blu Assistance, ma non c’è alcun vincolo di tipo sanitario. Gli inquilini sono infatti persone autosufficienti, che vogliono evitare la solitudine senza rinunciare all’indipendenza.

Servizi e costi del cohousing per anziani in città

“Ai nostri ospiti offriamo tre fasce di contratti di affitto: base, premium e gold compresi di tutto” ha continuato Landini. Gli affitti partono da 2.500 euro al mese per la formula base, che include la pulizia dell’appartamento e i servizi condivisi, mentre i contratti più esclusivi possono arrivare fino a 4.500 euro.

Gli appartamenti, arredati e completi di tutti i comfort, sono proposti in diverse metrature, dai monolocali ai bilocali, con soluzioni pensate per coppie o persone singole. La palazzina, con soffitti affrescati e finiture di pregio, testimonia l’attenzione ai dettagli e alla qualità che la società ha voluto imprimere in questo progetto.

Il progetto di Torino è solo l’inizio. “A Siena, dove abbiamo già aperto, per la nostra comunità organizziamo, in base alle richieste, corsi di cucina, un club del libro, la serata cinema, piccole visite guidate. Poi, c’è anche il torneo di burraco. Ma non ci fermiamo a quello”. Oltre alla Toscana, altri piani sono in corso per espandersi in diverse città italiane, tra cui Milano e Como.

L’obiettivo è quello di creare una rete di residenze per anziani che possano attrarre anche senior dall’estero, grazie all’elevata qualità della vita che il Belpaese può offrire. In una città come Torino, dove l’età media continua a salire, questo tipo di abitazione rappresenta un’alternativa interessante per chi vuole trascorrere la vecchiaia in modo attivo e socialmente stimolante.