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Alpi in pericolo: maxi crollo sul Cervino

Una gigantesca frana si è staccata sul versante italiano del Cervino, la montagna che John Ruskin ha definito lo "scoglio più nobile d'Europa"

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Dopo il Monte Bianco, ora tocca al Cervino fare i conti con un maxi crollo. Nella giornata di giovedì 30 luglio si è staccata una gigantesca frana sul versante italiano di quello che John Ruskin ha definito lo “scoglio più nobile d’Europa“.

La caduta di massi lungo la parete sud non ha riguardato la via normale italiana di salita alla vetta del Cervino, tanto che dalla Capanna Carrel, che si trova lungo l’itinerario, non è stato avvertito alcun crollo. La frana non ha coinvolto zone abitate o altre vie di arrampicata. Stando alle prime ipotesi formulate, il crollo potrebbe essere legato alle alte temperature registrate anche in quota.

I già citati precedenti cedimenti sul Monte Bianco, più precisamente sul versante a destra del ghiacciaio di Planpincieux, risalgono al settembre 2019. In quell’occasione detriti, masse e massi, oltre a blocchi di neve, rotolarono a valle.

A fine giugno 2020, invece, è scattato l’allarme sul Monviso: lunedì 29 giugno si è infatti verificato un altro distaccamento dalla stessa parete nord da cui, nel giorno di Santo Stefano dello scorso anno, a quota 3300 metri, si era staccato un enorme masso di roccia mista a ghiaccio e neve.

Un’altra minaccia, poi, aleggia sulle Alpi italiane: si tratta del fenomeno della neve rosa, causato dal proliferare dell’alga Ancylonema Nordenskioldii che, seppur minuscola, rischia di compromettere la salute dei nostri ghiacciai. Nelle scorse settimane, proprio a questo proposito, è scattato l’allarme sul ghiacciaio del Presena e al Passo Gavia.

Sono tempi duri, questi, per le montagne italiane: alcuni giorni fa un vasto incendio ha devastato la riserva di Monte Cofano, in provincia di Trapani in Sicilia.

Tornando alle Alpi, va segnalata la pubblicazione nei giorni scorsi del nuovo rapporto 2020 firmato Legambiente di Carovana delle Alpi, nel quale sono stati assegnati i vessilli ad attività imprenditoriali, associazioni, comunità, consorzi, Comuni e Regioni dell’arco alpino che si sono particolarmente distinti in positivo e in negativo in tema di sostenibilità ambientale. Le Bandiere Verdi 2020 sono state in tutto 19 (primato al Piemonte con 5), mentre le Bandiere Nere 2020 sono state 12 (il Friuli Venezia Giulia ne ha collezionate 4, più di ogni altra regione d’Italia).