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Nuove aperture e uno stop per Cannavacciuolo? Annuncio dello chef

Lo chef Antonino Cannavacciuolo ha tracciato un bilancio del suo 2022 e ha parlato dei progetti futuri che lo attendono nel 2023: le sue parole

Cannavacciuolo

Tempo di bilanci anche per Antonino Cannavacciuolo nel passaggio tra il 2022 e il 2023: nell’anno appena terminato, il popolare chef (noto al grande pubblico anche per le sue numerose partecipazioni televisive, a partire da ‘Masterchef Italia’) ha conquistato con il suo ristorante Villa Crespi la tanto attesa Terza Stella Michelin. Il bilancio del suo 2022, quindi, non può che essere positivo.

Il 2022 di Antonino Cannavacciuolo

In un’intervista concessa al ‘Corriere della Sera’, lo chef Antonino Cannavacciuolo ha descritto così il suo 2022: “Emozionante. Strepitoso. Unico. Racchiude tutti i cerchi aperti del mio mondo. E la premiazione è stata un momento indimenticabile. Eravamo tutti davvero emozionati. Credo si sia visto. Io, la mia famiglia, e tutto il mio gruppo storico siamo stati travolti da un’ondata di sentimenti pazzeschi quando abbiamo sentito l’annuncio della Terza Stella. Poi non potrò mai dimenticare quando i miei colleghi si sono alzati in piedi e mi hanno abbracciato. Quegli abbracci, davvero, non potevano essere più sinceri. E non è cosa da nulla, credetemi”.

Cannavacciuolo ha spiegato che ha costruito il successo di Villa Crespi con lo spirito di “cercare di fare meglio, “di proporre il meglio”. E ha aggiunto: “Anche a costo di non essere capito subito, qualche volta”.

Lo chef campano ha raccontato: “Quando sono arrivato sul lago d’Orta conoscevano pochissimi pesci, e per lo più congelati. Io ho deciso di portare invece il mio patrimonio gastronomico, ma anche i miei produttori. Ora è facile, tutti parlano delle uova di Paolo Parisi ma io sono anni che lo propongo. Così come la burrata. Adesso la mettono ovunque, anche sul cappuccino, ma io l’ho portata quando davvero pensavano che fosse un tipo di burro! Un’altra cosa di cui vado particolarmente fiero è quella di aver introdotto la pasta secca in un ristorante d’alta cucina. Sembrava un’eresia. Nel 1999 non veniva messa da nessuno in un menu che aspirasse a prendere una stella. Almeno non da Napoli in su. E io invece sai cosa decisi di fare? Di mettere le penne nel mio menu. Una follia, per quei tempi, ma significava essere fedele alla mia filosofia di cucina e di vita“.

Il 2023 di Antonino Cannavacciuolo

L’intervista è stata anche l’occasione per parlare dei progetti futuri di Antonino Cannavacciuolo: “Bollono tante cose in pentola. E Cinzia, mia moglie, sta programmando tutta una serie di aperture nuove per i bistrò Antonino, il Banco di Cannavacciuolo. Io ovviamente le starò al fianco. Io e lei siamo una grande coppia, nella vita ma soprattutto sul lavoro. È la mia valvola di sfogo e devo a lei tante cose, come quella di avermi regalato la tranquillità di potermi dedicare al mio lavoro”.

Lo chef ha anche aggiunto: “Spero anche di riuscire a prendermi un anno per poter studiare e stare un po’ tranquillo finalmente. Prendermi del tempo per me, cosa che non faccio quasi mai. Un 2023 di riflessione e approfondimento. Vengo da un periodo davvero intenso. Abbiamo fatto quattro nuove aperture in una fase di chiusura completa”. Cannavacciuolo, però, non ha dubbi: “Io nasco cuoco e morirò cuoco. Non vedo nulla se non il mio lavoro. Tanto che a volte mi dico che sono fissato. Che vivo tutto questo quasi come una malattia… Non conosco davvero distrazioni”.