Arezzo, dopo il caso Lyssavirus scattano i controlli sui gatti
Dopo il caso Lyssavirus, ad Arezzo scattano controlli più stringenti sui gatti presenti in città: le nuove disposizioni contenute nell'ordinanza del sindaco
Non bastava l’emergenza Coronavirus: ora anche il virus Lyssavirus tiene in apprensione gli abitanti di Arezzo. Il virus, tipico dei pipistrelli e diverso da quello della più comune rabbia, è stato isolato su un campione di cervello di un gatto morto dopo aver precedentemente morso la proprietaria, residente proprio nel comune di Arezzo. Prima di questo caso, questo specifico Lyssavirus era stato rinvenuto una sola altra volta, nel mondo, in un pipistrello del Caucaso nel 2002.
A titolo precauzionale, tutti coloro che sono stati a contatto con il gatto risultato positivo all’infezione, sono stati sottoposti a profilassi post-esposizione. Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli ha inoltre diramato l’ordinanza n. 146, con decorrenza immediata e in vigore fino al 27 agosto (fatte salve eventuali e successive disposizioni), che contiene ulteriori prescrizioni puntuali che riguardano il controllo dei gatti.
Nello specifico, tutti i responsabili delle colonie feline censite e mappate sul territorio comunale e tutti i proprietari di gatti devono segnalare subito alla Unità Funzionale di Sanità Pubblica Veterinaria della Ausl Toscana sud est qualsiasi eventuale sintomo che possa far sospettare l’inizio della malattia, come per esempio i cambiamenti di indole, la tendenza a mordere, le manifestazioni di paralisi, l’impossibilità alla deglutizione.
Tutte le colonie censite nel territorio del Comune di Arezzo, inoltre, devono essere soggette a vigilanza sanitaria rafforzata da parte del personale veterinario della stessa Unità Funzionale.
Ma non è tutto: gli interventi di cattura e sterilizzazione dei gatti appartenenti a colonie localizzate nel Comune di Arezzo, tra le città più amanti dei gatti, devono essere sospesi e tutti i proprietari di gatti devono assicurare il controllo costante dei propri animali anche se si tratta di animali abituati a uscire dalla propria abitazione.
E ancora: tutti i cani e gatti che hanno morso persone o animali e tutti gli animali con sintomatologia sospetta, confermata dal veterinario della Ausl Toscana sud est, ogniqualvolta sia possibile catturarli, devono essere isolati e tenuti in osservazione per 10 giorni nei locali individuati dal Servizio Ambiente del Comune di Arezzo, dove non possano nuocere, escludendo l’osservazione presso il domicilio del responsabile dell’animale.
Spetta al Servizio Ambiente del Comune di Arezzo, dove recentemente ha fatto tappa la trasmissione “4 Ristoranti”, il compito disciplinare le modalità di trasporto di cani e gatti che hanno morso persone o animali e di tutti gli animali con sintomatologia sospetta presso i locali appositamente individuati, nel caso in cui il proprietario non sia in grado o disponibile a effettuare il trasferimento in autonomia.
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