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Allarme cimice dell'olmo a Torino: cosa succede e rischi

Scatta l'allarme legato alla cimice dell'olmo a Torino: sono numerose le segnalazioni della presenza di questo insetto da parte dei cittadini

Cimice dell'olmo allarme Torino

A Torino torna la cimice dell’olmo: a lanciare l’allarme sono i residenti del Capoluogo del Piemonte che hanno fatto recapitare numerose segnalazioni presso gli uffici del Verde Pubblico e delle Circoscrizioni.

Sono tantissime le abitazioni dei torinesi residenti vicino ai viali alberati che negli ultimi giorni sono state invase dalle cimici dell’olmo: la presenza di questi insetti, favorita dagli inverni miti e dalle temperature che a giugno stanno raggiungendo i trenta gradi, provocano diversi disagi in giro per la città.

Cimice dell’olmo a Torino: scatta l’allarme

Le abitazioni sono state letteralmente prese d’assalto da questa specie di insetti neri e rossi: molti cittadini hanno le tende i balconi pieni di cimici dell’olmo e hanno espresso tutto il proprio disagio tempestando di segnalazioni le varie Circoscrizioni e gli uffici del Verde Pubblico.

Le zone più colpite dalla cimice dell’olmo a Torino sono via Giuria, corso Dante, il lungo Po, via Bologna e corso Trapani: da qui sono arrivate la maggior parte delle segnalazioni da parte di cittadini ormai esasperati dalla presenza di questi fastidiosi e invadenti insetti.

Il fenomeno dell’invasione della cimice dell’olmo si ripresenta ormai in maniera sistematica da diversi anni, sempre nel tardo periodo primaverile. La cimice dell’olmo è un insetto innocuo e per combatterlo ci sono diversi rimedi: installare delle zanzariere alle finestre e ricorrere all’utilizzo di insetticidi domestici a bassa tossicità, preferendo quelli a base di piretrine di sintesi o naturali.

Ancora non sono state individuate procedure efficaci in grado di contrastare la proliferazione di questi insetti a livello di trattamento fitosanitario. La cimice dell’olmo, infatti, trascorre un periodo limitato del suo ciclo vitale in cima agli alberi e la normativa sull’uso degli antiparassitari in ambiente urbano vieta quasi totalmente qualsiasi tipo di irrorazione in chioma, per evitare di provocare seri problemi di salute ai cittadini allergici.

Al netto dell’impossibilità di attuare una disinfestazione con insetticidi dall’alto, alcuni cittadini si sono chiesti se fosse possibile almeno attuare una potatura degli alberi per stroncare le cimici che dimorano su di essi: gli alberi, infatti, in alcuni casi lambiscono i balconi delle abitazioni, facendo da passerella per gli insetti.

Torino non è l’unica città del nostro Paese che deve fare i conti con la presenza di insetti fastidiosi e a volte anche pericolosa: in Sardegna c’è un’invasione di cavallette che stanno letteralmente divorando i raccolti delle province di Nuoro e Oristano. A causa di questa invasione, al Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli è arrivata la richiesta dello stato di calamità.

I cittadini di Milano, invece, devono fare i conti con i problemi causati dalla Takahashia japonica, un parassita di origine asiatica che è facilmente riconoscibile per via dei suoi anelli bianchi. Gli esemplari di Takahashia japonica sono soliti nutrirsi di linfa e polifago e mettono a rischio la flora, provocando il disseccamento delle foglie e dei rami più giovani degli alberi.

In tutta Italia, inoltre, è scattato l’allarme zecche: la presenza di questo parassita è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni e nel 2022 sta colpendo diverse zone del Paese, in particolar modo il veronese e le montagne del Piemonte.